(Dissertazioni sopra le antichità italiane). Opera
storica scritta da Ludovico Muratori come complemento del
Rerum Italicarum
Scriptores e pubblicata in sei tomi dalla Società palatina dal 1733
al 1743. Questo ampio e importantissimo saggio si presenta come una raccolta di
75 dissertazioni volte a illustrare e a descrivere, con l'ausilio di rari
documenti, i vari aspetti della vita nell'Italia medioevale; istituzioni e
leggi, costumi e governi, letteratura, religione, arte, commerci, organi
amministrativi e giudiziari, formazioni militari e congregazioni monastiche
vengono analizzati e studiati con rara rigorosità filologica unita a una
notevolissima capacità di ricostruire in modo non settoriale il periodo
in questione. Quest'opera ripropone naturalmente i limiti e i meriti di Muratori
che, se è senza dubbio privo di una organica concezione filosofica e
politica che gli permetta di unificare intorno a un nucleo teorico lo
svolgimento dei fatti storici, ha avuto d'altra parte la capacità di
raccogliere i più importanti documenti storici ordinandoli, con un
paziente lavoro filologico, in una vasta sintesi. La novità fondamentale
dell'opera sta nel fatto che Muratori aveva scorto per la prima volta come i
germi della civiltà moderna non andassero più considerati come una
diretta filiazione dalla civiltà classica greco-romana, ma dovevano
essere ricercati nel Cristianesimo e nel Medioevo.