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Antigua e Barbuda.

Stato (442 kmq; 77.000 ab.) dell'America Centrale, comprendente le isole di Antigua, Barbuda e Redonda appartenenti al gruppo delle Piccole Antille. Capitale: Saint John's. Ordinamento: Monarchia costituzionale. Essendo uno Stato membro del Commonwealth, il capo di Stato è il sovrano del Regno Unito, rappresentato da un governatore generale che nomina il primo ministro, il Governo e i 17 membri del Senato. La Camera dei Deputati è costituita da 19 membri. Moneta: dollaro dei Caraibi orientali. Lingua: inglese. Religione: protestante (42,3%); esistono minoranze anglicane (32,4%), cattoliche (11,3%) e di appartenenti ad altre credenze (11,7%). Popolazione: la maggior parte è composta da neri di origine africana.

GEOGRAFIA

L'isola di Antigua è prevalentemente pianeggiante, con coste articolate e orlate da scogliere coralline. I porti più importanti sono quello della capitale Saint John's e quello di Parham. Barbuda è una struttura corallina boscosa e piatta. L'unico nucleo abitato è Codrington, sulla laguna occidentale. Redonda è uno scoglio disabitato ricco di giacimenti di fosfati. Il clima è secco, con temperature medie annue di 28°C e precipitazioni a carattere stagionale.
Cartina di Antigua e Barbuda


ECONOMIA

Le principali risorse sono il turismo e l'agricoltura (cotone, canna da zucchero, ortaggi). L'industria è specializzata nei settori alimentare, dell'abbigliamento, elettronico. L'allevamento e la pesca delle aragoste completano il quadro delle attività economiche del Paese.

STORIA

Il nome di A. fu dato a un'isola delle Antille da Cristoforo Colombo nel 1493 in omaggio alla chiesa di «Santa María di Antigua». Gli Spagnoli vi giunsero come coloni nel 1520 e i Francesi nel 1629, ma entrambi dovettero abbandonare l'isola per mancanza di acqua dolce. Nel 1640 alcuni Inglesi riuscirono, utilizzando tecniche di immagazzinamento dell'acqua piovana, a stanziarsi definitivamente sull'isola. Nel 1666, allo scoppio della guerra tra Francia e Inghilterra, il governatore di Martinica invase l'isola e sequestrò tutti gli schiavi neri che vi si trovavano; quando gli Inglesi la riconquistarono, a partire dal 1676, un ricco colono delle Barbados, il colonnello Codrington, acquistò grandi quantità di terra permettendo la ripresa della produzione di zucchero. Nel 1838 la schiavitù fu abolita nelle colonie britanniche ma la situazione dei lavoratori di Antigua non cambiò, fino alla nascita dei primi sindacati agli inizi del XX secolo. Il Partito Laburista di Antigua (ALP), primo partito politico, ebbe origine da un sindacato, guidato da Vere C. Bird, che nelle elezioni del 1960 fu eletto primo ministro. Nel 1966 una nuova Costituzione stabilì l'autogoverno, con un Parlamento eletto dagli abitanti di Antigua e Barbuda; alla Gran Bretagna fu assegnata la cura della difesa e della politica estera. Nelle elezioni del 1967 trionfò ancora Bird e nel 1979 il capo dell'opposizione, George Walter, denunciò il Governo di violazione dei diritti umani. Il 1° novembre 1981 Antigua e Barbuda divennero uno «stato sovrano, democratico e unitario» ammesso nelle Nazioni Unite e nella Comunità dei Caraibi (CARICOM). Con l'indipendenza il nuovo stato ebbe anche diritto di accedere al FMI e alla Banca Mondiale; il debito estero aumentò e alla fine del 1981 raggiunse la metà del PIL. In politica estera Bird continuò la sua stretta alleanza con gli Stati Uniti, che, ancora oggi, annualmente versano ad Antigua l'affitto di parte del territorio per scopi militari. L'identificazione con gli Stati Uniti si consolidò nel 1983, quando Bird ordinò ai corpi di polizia di appoggiare l'invasione nord-americana di Grenada. Nell'aprile 1984 Bird decise di anticipare di un anno le elezioni parlamentari. Nonostante le accuse di corruzione mosse dall'opposizione, Bird fu rieletto e questo successo venne attribuito alla sua decisione di intervenire militarmente a Grenada. Nel 1987 i capi dell'opposizione chiesero le dimissioni del primo ministro accusato di malversazione dei fondi destinati a un progetto per modernizzare l'aeroporto di St. Johns. Nel 1994 Vere Bird si ritirò dalla vita pubblica e suo figlio Lester lo sostituì nella direzione dell'ALP. Nel settembre 1995 l'uragano «Luis» causò perdite per 300 milioni di dollari. Risultò danneggiato il 60% degli edifici del paese, compresi molti dei principali hotel, con serie conseguenze per l'infrastruttura turistica. L'enorme catastrofe convinse il Governo ad applicare un programma di austerità economica nel 1996, che portò drastici tagli alle spese, congelò per due anni i salari dei funzionari pubblici e tagliò del 10% lo stipendio dei ministri del Governo. Nello stesso tempo tentò di ottenere risorse finanziarie attraverso la privatizzazione di alcuni beni statali. Nello stesso anno, il Governo di Barbuda passò sotto il controllo del cosiddetto Movimento del Popolo, che aveva ottenuto 5 seggi nel locale Consiglio. Nel 1999 l'ALP di Bird si impose nuovamente nelle elezioni. Nello stesso anno l'uragano "José" causò ingenti danni nel Paese. Nel corso del 2001 si verificarono episodi di corruzione che coinvolsero membri del Governo.