Commediografo, regista e scenografo francese. Esordì
con una commedia
L'ermellino (1931), cui seguì una feconda
produzione, che riscosse i consensi della critica e del pubblico e che l'autore
stesso classificò in "commedie nere, rosa, agghiaccianti, brillanti e di
costume", a seconda del tema dominante. Tra le "commedie nere", che denunciano
l'attrito tra gli ideali e i compromessi della società, si ricordano:
Il viaggiatore senza bagaglio (1937);
Euridice (1942);
Antigone (1943). Alle "commedie rosa", aperte a spunti della più
libera fantasia, si ascrivono:
Il ballo dei ladri (1938) e
Appuntamento a Senlis (1941). Appartengono alle "commedie agghiaccianti",
tutte giocate in chiave grottesca,
Ardelia o la Margherita (1948);
Il
valzer dei toreri (1952) e
L'Hurluberlu (1959). Infine le commedie
cosiddette "brillanti", quali
L'allodola (1953) e
Beckett e il suo
re (1959), si rifanno alla lezione di Marivaux e del vaudeville, così
come le "commedie di costume" molto devono alla tradizione storiografica. Gli
ultimi suoi due lavori sono stati le
Fiabe (1962) e un volume di memorie
teatrali,
Diario Pubblico (1974). Ha collaborato al cinema come
soggettista, curando i dialoghi di moltissimi film (in particolare
Monsieur
Vincent del 1947), oltre che la regia e la sceneggiatura di
Il
viaggiatore senza bagaglio del 1943, di
Straniero in casa del 1947 e
di
Caroline Chérie del 1951 (Bordeaux 1910 - Losanna
1987).