Agitatore politico napoletano. Dopo la morte di Masaniello,
del quale fu considerato il successore ideale, nel 1647 capeggiò un
manipolo di Napoletani insorti contro il nuovo Governo spagnolo, che proprio
quell'anno si era imposto nella città. Temporaneamente vincitore (gli
Spagnoli furono costretti alla ritirata e si costituì una Repubblica,
posta sotto la protezione del sovrano francese),
A. rimase al potere solo
pochi mesi, durante i quali si fece sempre più duro lo scontro con il
duca di Guisa, che si era fatto proclamare duca della neocostituita Repubblica.
Costretto a invocare l'aiuto degli Spagnoli per contrastare il potere del duca,
A. fu accusato a torto di tradimento e venne decapitato (Napoli
1604-1648).