Regista, produttore e sceneggiatore cinematografico francese. Diplomatosi all'IDHEC
(Institut des Hautes Etudes Cinématographiques) di Parigi, iniziò la sua carriera
dirigendo centinaia di spot pubblicitari per la televisione tra la fine degli anni
Sessanta e gli inizi degli anni Settanta. Nel 1976 realizzò il suo primo lungometraggio
dal titolo
Bianco e nero a colori, pellicola originale girata interamente in
Africa, con cui vinse l'Oscar quale miglior film straniero. Dopo
Il sostituto
(1978), ambientato nel mondo del calcio, e
La guerra del fuoco (1981), con cui
ottenne il César come miglior regia e miglior film,
A. riscosse uno straordinario
successo con
Il nome della rosa (1986), tratto dall'omonimo romanzo
di Umberto Eco, con cui vinse il César come miglior film straniero. Diresse in
seguito
L'orso (1988), César come miglior regia;
L'amante (1992),
tratto dall'omonimo romanzo di Margaret Duras;
Sette anni in Tibet (1997),
ispirato alla vita dell'alpinista austriaco Heinrich Harrer;
Il nemico alle
porte (2001), di cui fu anche sceneggiatore, tratto dall'omonimo libro di
William Craig, rivisitazione della cruenta battaglia di Stalingrado durante la seconda
guerra mondiale;
Due fratelli (2004), anch'esso da lui sceneggiato, grido
d'allarme in soccorso di una specie in via di estinzione, la tigre.
A. sceneggiò
inoltre
Lucky, re del deserto (1999) di Sergei Bodrov (n. Draveil, Essonne 1943).