Capitale (2.553.200 ab.) della Turchia e capoluogo della
provincia omonima. Sorge a 850 m s/m., su un colle che domina il fiume omonimo,
in una regione arida.
A. è centro politico, amministrativo,
culturale e finanziario del Paese; le principali industrie sono quelle
alimentari, tessili (della lana), chimiche, meccaniche, del cemento.
• St. - L'origine di
A., l'antica
Ancyra, viene fatta risalire ai Frigi (VIII sec. a.C.). Conquistata dai
Romani, la città divenne capitale della provincia della Galazia nel 25
a.C. La sua importanza crebbe ulteriormente quando entrò a far parte
dell'Impero bizantino e dopo il passaggio di Costantinopoli a centro
dell'Impero, nel IV sec. d.C.
A. subì le invasioni arabe e
passò ai Turchi Selgiuchidi nel 1073; durante l'Impero Ottomano (al quale
appartenne a partire dal 1356) fu capitale di un sangiaccato, di un
vilayet (1864) e fu sede del Governo di Mustafa Kemal (1920). Nel 1923
è divenuta capitale della Turchia. • Arte
- Notevoli sono i resti di epoca romana, tra cui ricordiamo il tempio di Augusto
e le terme. Le pareti del tempio conservano la preziosa incisione del
Monumentum Ancyranum in latino e greco, che descrive le imprese di
Augusto e riporta il testamento dell'imperatore. Ai Bizantini si ascrivono le
rovine della chiesa di San Clemente, la cittadella e le mura della città.
Oltre a ospitare diversi musei, tra i quali spicca quello archeologico, la
città ospita anche il mausoleo di Ataturk, iniziato nel 1944
dall'architetto Emin Onat. ║
Provincia di
A.(30.613 kmq; 3.235.700 ab.): si estende
nell'Anatolia centrale, tra la regione steppica del Tuz gölu a Sud, i monti
Köroğlu a Nord, i fiumi Sakarya a Ovest e
Kizilirmak a Est. Le principali risorse economiche
della regione sono l'agricoltura (cereali, cotone, barbabietole da zucchero,
frutta), l'allevamento (ovini e caprini), l'artigianato (tappeti e tessuti). Le
attività industriali sono concentrate intorno al
capoluogo.
Veduta di Ankara