Medico e patriota italiano. Amico di Monti, curò nel
1791, la prima edizione romana della
Divina Commedia. Accusato di
filogiacobinismo, fu arrestato nel 1794 e di nuovo nel 1797 come sospetto di
congiura repubblicana. Liberato per intercessione del console francese,
andò esule in Francia, da cui tornò nel 1798 alla proclamazione
della Repubblica romana. Fu console ma, inimicatosi l'opinione pubblica,
rassegnò le dimissioni. Alla caduta della Repubblica nel 1799 si
rifugiò nuovamente in Francia da cui rientrò in patria al seguito
del viceré Eugenio Beauharnais, senza più riuscire a farsi
affidare, però, cariche pubbliche (Roma 1746 - Milano 1811).