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Anfibi.

Classe di vertebrati la cui esistenza si divide in due fasi distinte: una fase larvale, in ambiente acquatico, durante la quale la respirazione avviene attraverso le branchie; una fase adulta, in ambiente terrestre, caratterizzata da respirazione polmonare. Gli a. si collocano da un punto di vista sistematico tra i Pesci e i Rettili. In passato erano molto più numerosi mentre oggi ne rimangono solo tre ordini ognuno con poche specie: urodeli, anuri e apodi rispettivamente con 280, 1.800 e 75 specie. Gli a. derivarono dall'ordine degli ittiostegidi a loro volta originatisi dai pesci crossotterigi. Probabilmente i primi a. avevano ancora l'aspetto di pesci ma potevano, in caso di necessità, uscire e sopravvivere fuori dall'acqua. La possibilità di vivere anche in ambiente non acquatico comportò poi una serie di mutamenti quali la trasformazione del sistema circolatorio, lo sviluppo di organi capaci di funzionare in entrambi gli ambienti, cambiamenti della pelle per evitare che si seccasse eccessivamente per la prolungata esposizione all'aria. Le dimensioni degli a. possono essere varie, così ad esempio si va dal centimetro circa dei ranidi al metro e mezzo della Salamandra gigante. Gli urodeli dispongono di quattro arti muniti di dita in numero variabile di quattro o cinque, e di una coda generalmente lunga; gli apodi hanno coda atrofizzata e sono privi di arti; gli anuri, pur essendo dotati di quattro arti, mancano totalmente di coda. Tra gli urodeli vi sono le salamandre che presentano un corpo e collo ben distinti e un tronco di forma cilindrica, compresso in senso dorso ventrale. I rospi e le rane (anuri) hanno al contrario un corpo e una testa uniti a formare un unico sistema: il corpo si presenta così ampio e schiacciato, con zampe posteriori particolarmente sviluppate. Gli apodi non posseggono uno scheletro completo, ma esso è limitato alla regione cranica e a quella assile. La pelle manca di squame ma è liscia e abbonda di ghiandole: si distinguono le ghiandole velenifere (in particolar modo presenti negli anuri terrestri) e le mucose che hanno la funzione di mantenere umida la pelle rendendola resistente all'essiccamento e inoltre facilitano gli scambi gassosi cutanei. La pelle è in genere colorata per la presenza di pigmenti e di cromatofori sottocutanei che permettono il rapido mutamento di colore. Le narici sono in comunicazione con la cavità orale e sono dotate di valvole che non permettono la penetrazione dell'acqua; gli occhi sono caratterizzati da palpebre mobili. Per quanto riguarda l'orecchio negli anuri è presente il timpano che chiude un orecchio mediamente sviluppato. La bocca è generalmente munita di piccoli denti e di una lingua protrusibile. Tutti gli a. adulti presentano un cuore trilobato e un sistema circolatorio doppio ma incompleto. La circolazione nelle larve degli a. ricorda quella dei pesci, essendo di tipo semplice: il cuore presenta infatti solo un ventricolo e una orecchietta, tutto il sangue è quindi venoso, povero di ossigeno. È da notare che non in tutti gli a. si è sviluppata l'attività polmonare, mentre si sono sviluppate altre forme di respirazione, in una gamma che non si osserva in nessuna altra specie animale. Innanzitutto in alcuni a. adulti le branchie persistono e non scompaiono, mentre, ad esempio, talune salamandre non presentano polmoni oppure ne hanno ma in forme ridotte. Importante è del resto la funzione respiratoria assolta dalla rete vasale cutanea oltre che quella svolta dalla mucosa buccofaringea. Essendo animali eterotermi la temperatura del loro corpo varia con quella ambientale. Gli a. vivono generalmente in ambienti lacustri, umidi, presso raccolte di acqua, mentre sono assenti in acqua marina. Se ne trovano anche alcuni in ambiente desertico, in tal caso durante le ore diurne si affossano nella sabbia da cui escono solamente durante la notte. Alcuni generi inoltre sono completamente indipendenti dall'acqua, altri vivono invece vicino a sorgenti d'acqua, altri sono acquatici. Soltanto gli apodi e alcune specie di anuri dispongono di organi copulatori; gli altri anuri si riproducono per fecondazione esterna, mentre negli urodeli essa è interna. In genere le uova, che contengono un embrione privo di amnio (ammioti), sono di piccole dimensioni e sono riunite a formare una sorta di grappolo gelatinoso. Tra gli a. alcune specie sono vivipare. Quelli ovipari depongono le uova nell'acqua (di norma) e da esse si sviluppano le larve soggette a una metamorfosi che, nella rana per esempio, attraversa varie fasi; allo stato larvale gli a. sono vegetariani mentre gli adulti si nutrono di insetti e di altri piccoli animali. Tra gli a. più noti ricordiamo: la raganella (Hyla meridionalis), la rana verde (Rana ridibunda), la rana toro (Rana catesbeiana), il rospo (Bufo bufo), il pipa (Pipa pipa) di grandi dimensioni (fino a 20-25 cm); fra gli urodeli citiamo le salamandre e i tritoni; tra gli apodi, la cecilia, (Caecilia gracilis).