Rivoluzionario francese. Ufficiale napoleonico nel 1815, si
rifugiò a Ginevra nel 1820 per sfuggire a dei creditori. Conosciuto F.
Buonarroti, entrò a far parte dell'Adelfia nel 1822. Partito per
l'Italia, con lo scopo di riorganizzare la setta, venne arrestato il 18 gennaio
1823 e condannato all'ergastolo. Ottenuta la grazia nel 1832 fece ritorno in
Francia. Nel 1838 uscirono le
Memorie di un prigioniero di Stato, che
provocarono polemiche e scandali negli ambienti politici italiani. Nel 1859
prese parte alla campagna d'Italia di Napoleone III in qualità di
commissario generale dell'esercito francese (Parigi 1797 - Coye, Oise
1863).