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Anceschi, Luciano.

Critico e filosofo italiano. Allievo di Banfi, ha occupato la cattedra di Estetica all'università di Bologna e, dopo un'impegnata collaborazione su "Letteratura" e su "Solaria", ha diretto la rivista "Il Verri", da lui fondata nel 1957. Si fece conoscere già col suo primo studio su Autonomia ed eteronomia dell'arte (1936), analisi fondamentale dell'estetica contemporanea. La sua opera è assai ampia e spazia dai Saggi di poetica e di poesia (1972) a Civiltà delle lettere (1945), da Poetica americana e altri studi contemporanei di poetica (1953), a Barocco e Novecento con altre prospettive fenomenologiche (1960) e al Progetto di una sistematica dell'arte (1961). Sue anche due antologie: Lirici nuovi (1943) e Lirica del Novecento, che condensano la storia dell'odierna poesia italiana. Fra le sue opere citiamo la raccolta di saggi critici Da Ungaretti a D'Annunzio e il saggio La poetica e il metodo entrambi del 1976. In seguito A. ha ulteriormente approfondito il rapporto tra le ragioni del poetare e la situazione in cui nasce la poesia: Tra Pound e i novissimi (1982), Che cos'è la poesia. Fenomenologia e struttura di una domanda (1982), Cinque lezioni sulle istituzioni letterarie (1988), Gli specchi della poesia (1989), Le poetiche del Novecento in Italia. Studio di fenomenologia e storia delle poetiche (1990) (Milano 1911 - Bologna 1995).