Centro in provincia di Frosinone, in Ciociaria, a 424 m
s/m., su un altura di tufo che domina la valle del fiume Sacco. 18.618 ab. CAP
03012. • Econ. - Centro agricolo (olivi,
foraggio, granturco, frumento) con industrie alimentari, chimiche, cartarie,
della gomma e tessili. Largamente praticato è l'allevamento del bestiame.
• St. - Centro degli Ernici con il nome di
Anagnia, fu conquistata dai Romani nel 306 a.C. Elevata a prefettura e
quindi a municipio, il suo sviluppo fu favorito dalla posizione geografica alla
confluenza di due importanti vie di comunicazione, la Labicana e la Prenestina.
Divenne sede vescovile nel V sec. e, per donazione di Pipino (755-756),
entrò a far parte dei domini della Chiesa. Comune fin dal XII sec., fu
sotto la signoria dei Caetani. Il 7 settembre 1303 Bonifacio VIII, in contrasto
con Filippo IV il Bello, vi venne fatto prigioniero nel suo palazzo da Sciarra
Colonna e Guglielmo di Nogaret, plenipotenziari del re di Francia. La prigionia
durò solo due giorni, in quanto il pontefice venne liberato dai cittadini
insorti. • Arte - La città presenta resti
archeologici preromani e romani. Il monumento più importante della
città è la cattedrale romanica dedicata alla Vergine, dove si
possono ammirare affreschi del XIII sec., il pavimento a mosaico, il ciborio, la
sedia episcopale, la cappella Caetani. Tra gli altri edifici ricordiamo il
Palazzo Comunale del XIII sec., con portale a pieno centro e bifore e trifore
sulla facciata e il trecentesco palazzo di Bonifacio VIII.
La cripta della Cattedrale di Anagni
Il palazzo di Bonifacio VIII ad Anagni