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Amori, Gli.

(Les amours). Raccolta di liriche di Pierre de Ronsard, pubblicata nel 1552-1553. Nella prima parte, il poeta canta la bella Cassandra Salviati, cui è dedicata la celebre canzoncina Mignonne, allons voir si la rose (Piccola, andiamo a veder se la rosa...). Due nuove parti, aggiunte alla raccolta nel 1555 (Continuazione degli Amori) e nel 1556 (Nuova Continuazione), sono ispirate all'amore per una semplice fanciulla, Marie Dupin. Tra queste nuove poesie, tutte belle per grazia e soavità di affetti, composte in uno stile più sincero e semplice, sono il celebre sonetto all'Usignolo e l'ode al Biancospino; si nota l'uso costante del verso alessandrino. Negli A. il petrarchismo della Pléiade viene riscattato dagli slanci ardenti di una passione sensuale e dal sentimento accorato della fragilità e della caducità delle forme, attraverso cui la vita e la bellezza si realizzano. L'ultima raccolta (1578), dedicata a Hélène de Surgères, damigella d'onore di Caterina de' Medici, ritorna allo stile petrarchesco, con un velo di malinconia che già annuncia la rassegnazione degli ultimi anni di vita dell'autore.