Coreografo e ballerino italiano. Compiuti gli studi alla scuola
di ballo del Teatro alla Scala di Milano, debuttò nel 1958, divenendo primo
ballerino del teatro milanese nel 1965. In quell'anno lasciò la Scala per
iniziare la carriera di coreografo e ballerino da libero professionista,
collaborando con i teatri e i festival più importanti in Italia. Il suo
interesse interpretativo ebbe modo di spaziare dal repertorio classico a quello
contemporaneo. Dal 1978 al 1995 fu direttore dell'Aterballetto di Reggio Emilia,
per il quale realizzò molte produzioni, fra cui ricordiamo
Après-midi d'un
faune (1972),
Consecutio temporum (1979),
Ai limiti della
notte (1988),
Pietre che cantano (1989). Nel 1990
A. fu
insignito del premio internazionale Gino Tani per le arti dello
spettacolo. Nello stesso anno partecipò con la sua compagnia alla prima
edizione del Florence Dance Festival, mentre alla quinta Rassegna di danza delle
Ville Vesuviane debuttò con il proprio spettacolo
Il cappello a tre
punte, sempre con l'Aterballetto. Nel 1991, in occasione del Festival di
Salisburgo,
A. si cimentò in un omaggio a Mozart con lo
spettacolo
Cartoline per Mozart; inoltre, nella serata inaugurale del
Festival Italia Danza, a Reggio Emilia, presentò
Le jeune homme et la
mort di R. Petit. Durante il Bicentenario Rossiniano (1991-92),
A.
curò ideazione e coreografia di
Un petit train de plaisir, un balletto per
due pianoforti e percussioni, offerto in omaggio al compositore pesarese da parte
del Rossini Opera Festival. Nel 1992 realizzò
Di qua, di là dal
mare, un omaggio a C. Colombo, in cartellone al festival Vignaledanza.
Inoltre partecipò all'inaugurazione dell'anno lirico del Teatro alla Scala di
Milano (7 dicembre 1992), firmando i 35 minuti di coreografia previsti da
La
vestale di G. Spontini, diretta da Riccardo Muti. Dal 1997 al 2000 fu direttore
del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Come attore cinematografico prese
parte ai film di Liliana Cavani
Il portiere di notte (1974) e
Al di là
del bene e del male (1977) (n. Milano 1940).
Il coreografo Amedeo
Amodio