Storico e letterato italiano. Di nobili origini,
studiò Legge a Napoli. Successivamente intraprese la carriera
ecclesiastica e fu a Venezia e a Lecce, dove fondò l'Accademia dei
Trasformati (1559). Soggiornò, poi, ancora a Napoli e a Firenze; in
questa città godette della protezione di Cosimo I de' Medici, per il
quale scrisse la sua prima opera di ampio respiro: le
Istorie fiorentine
(in 35 libri, pubblicate in parte nel 1600 e in parte nel 1641, postume). Con
quest'opera, che trattava la storia di Firenze dalle origini al 1547,
A.
inaugurò con grande esito l'indirizzo erudito della storiografia; in
tempi recenti, si è ridimensionato il valore di
A. come
storiografo, mettendone in luce soprattutto la mancanza di senso critico nel
vaglio delle fonti. Più interessanti appaiono i
Discorsi sopra
Cornelio Tacito (1594), di carattere politico, antimachiavellici. Tra le
altre opere:
Ritratti di casa Medici,
Opuscoli,
Orazioni.
Ricordiamo, inoltre, la commedia
I Trasformati (1561), di contenuto
licenzioso, rimasta inedita fino agli inizi del XX secolo (Lecce 1531 - Firenze
1601).