Opera in tre atti di Pietro Mascagni, rappresentata la prima
volta al Teatro Costanzi di Roma il 31 ottobre 1891. Autore del libretto fu N.
Daspuro (sotto lo pseudonimo di P. Suardon), che ne ricavò il soggetto
dall'omonimo romanzo di Erckmann-Chatrian. Protagonista della vicenda è
Fritz Kobus, un ricco proprietario terriero dell'Alsazia, il quale, essendo uno
scapolo impenitente, scommette con il rabbino dottor David che non
prenderà mai moglie, mettendo in palio un pregiatissimo vigneto.
Conosciuta Suzel, figlia del suo fattore, Fritz Kobus tuttavia se ne innamora e
decide di chiedere la mano della fanciulla. Il rabbino David, sebbene vincitore
della scommessa, decide generosamente di donare in dote alla sposa la vigna
guadagnata. L'atmosfera di quest'opera, di ambiente borghese, è
completamente diversa da quella, tesa e violenta, della
Cavalleria
Rusticana, composta da Mascagni l'anno precedente. Qui la musica evoca un
paesaggio idilliaco e possiede una tessitura melodica sentimentale e
raffinata.