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Amenofi.

(in egiziano Amenhotep). Nome di quattro faraoni egizi della XVIII dinastia (Nuovo Regno). ║ A. I: figlio del re Ahmose, gli succedette intorno al 1557 a.C. e governò sino al 1530. Consolidò il potere dell'Egitto, estendendo i suoi domini sino alla Nubia e alle oasi libiche. Dopo la morte divenne oggetto di culto quale protettore, insieme alla madre, della necropoli di Tebe. Ha lasciato diversi monumenti religiosi, soprattutto a Karnak (1557-1530 a.C.). ║ A. II: figlio di Thutmòse III, fu coreggente e poi successore del padre e governò fin verso il 1425. Si mise alla guida di due spedizioni contro la Siria, che ebbero esito vittorioso. Si adoperò anche per l'integrità dell'Impero egizio sino all'Eufrate, ricorrendo a dure repressioni. Numerose iscrizioni lo raffigurano durante le sue imprese, nell'atto di cacciare e tirare con l'arco. Nel 1898 è stata rinvenuta, nella tomba nella Valle dei Re, la sua mummia, buona parte del corredo funerario e mummie di altri faraoni, sopravvissute alle depredazioni delle tombe regali, avvenute durante la XXI dinastia (1450-1425 a.C.). ║ A. III: figlio di Thutmòse IV e di Mutemuia, probabilmente una principessa mitanni. Condusse una spedizione in Nubia durante i primi anni del suo regno. Intrattenne legami diplomatici con sovrani ittiti, mitanni e babilonesi, ai quali chiese in matrimonio le figlie. Precedentemente doveva aver sposato la principessa egiziana Teye, che gli compare spesso al fianco in iscrizioni commemorative. Verso la fine del suo regno fu affiancato dal coreggente figlio A. IV. Fu molto potente e godette di grande prestigio all'estero, intrattenendo una corrispondenza con i principi dell'Asia occidentale, che riconobbero la sua supremazia. Abbellì Tebe di grandiosi monumenti e statue gigantesche e il periodo in cui governò figura come una delle epoche di massimo splendore per l'Egitto (1408-1372 a.C.). ║ A. IV: figlio di A. III, gli succedette e governò sin verso il 1354 a.C., assumendo il soprannome di "Ekhnaton", dovuto al fatto che introdusse, perseguendo un'iniziativa già presa dal padre, una riforma religiosa che contemplava l'adorazione esclusiva del disco solare (Aton). Si proclamò sommo sacerdote del nuovo Dio, in onore del quale fece costruire una nuova capitale, battezzata Akhenáton (Orizzonte di Aton) (XIV sec. a.C.).