Abbazia fondata in Savoia da Amedeo III nel 1121. Dopo
l'adesione alla riforma cistercense (1135), fu ampliata dalla famiglia Savoia
che vi fece inumare i propri membri a partire da Umberto III (1189) e nel 1340
vi fece allestire, a questo scopo, la Cappella dei principi. La Rivoluzione
francese ne cacciò i frati e la vendette all'asta. Acquistata nel 1824
dal re di Sardegna Carlo Felice, fu fatta restaurare. Nel 1861, fedele ai
trattati, l'Italia cedette la Savoia alla Francia, ma conservò la
proprietà dell'abbazia ai Savoia, lasciandovi i monaci. Dal 1922 vi
risiedono i Benedettini di Marsiglia.