Regione (8.200 kmq; 1.642.372 ab.) della Francia
nord-orientale, limitata a Est dal Reno, a Nord dal bacino della Saar, a Sud
dalle colline Sundgau (le prime propaggini settentrionali del Giura svizzero), a
Ovest dalla catena dei Vosgi. Capoluogo: Strasburgo. Amministrativamente
è divisa nei dipartimenti dell'Alto Reno e del Basso Reno.
• Geogr. - Il territorio comprende una fascia
pianeggiante (Fossa Renana) costituita da terreni alluvionali molto fertili, una
zona collinare ricoperta di boschi e pascoli, una zona montana. I corsi d'acqua
sono numerosi; fra essi si ricordano il Reno, l'Ill con i suoi affluenti e i
canali artificiali Marna-Reno, Rodano-Reno e il Grande canale d'Alsazia. I Vosgi
contribuiscono a mitigare il clima, fermando i venti umidi provenienti da
Occidente. • Econ. - Molteplici sono le risorse
economiche dell'
A. Nelle vallate è largamente praticata
l'agricoltura; si coltivano cereali, lino, tabacco, barbabietole, patate, vite e
luppolo. Fiorente è anche l'allevamento del bestiame, grazie ai numerosi
pascoli e alle colture foraggere. Il sottosuolo fornisce minerali di ferro,
rame, argento, potassio (Mulhouse), petrolio e carbone. L'apparato industriale
è molto sviluppato e comprende industrie metallurgiche, meccaniche,
elettriche, elettroniche, chimiche, tessili, calzaturiere, alimentari, della
birra. La popolazione si addensa nella fascia centro-occidentale della regione,
dove sorgono le città principali: Mulhouse, Colmar, Selestat, Saverne e
Haguenau. • St. - Abitata in origine da
popolazioni celtiche, fu romanizzata da Cesare nel 58 a.C. e divenne parte della
provincia della Germania Superior. Verso la fine dell'Impero romano fu contesa
da Alamanni e Franchi, rimanendo poi a questi ultimi. Sotto i Franchi la regione
venne progressivamente cristianizzata (monaci di San Colombano). Incorporata
nell'Impero carolingio nel IX sec., con il trattato di Verdun (843) fu aggregata
ai possedimenti di Lotario II. Assegnata all'Austrasia
(V.), alla quale rimase aggregata per ben otto
secoli, con il nuovo trattato di Meerssen (870) entrò a far parte del
Ducato di Svevia, assegnata ai regnanti di Germania. Da questi venne suddivisa
nei Langraviati dell'Alta e della Bassa
A., il primo sotto gli Asburgo,
il secondo dipendente dai vescovi di Strasburgo. Nel frattempo la regione,
grazie alla sua posizione geografica favorevole, ebbe un notevole sviluppo
economico. Questo portò la borghesia a sottrarsi al potere feudale e
molte cittadine si autoproclamarono libere città imperiali, riunendosi in
una Lega (1354). Centro culturale di grande importanza nel corso dell'Umanesimo,
nel XVI sec. l'
A. accolse con grande favore la Riforma luterana e
Strasburgo divenne il centro della lega di Smalcalda (1531). Nel 1552, dopo
secolari tentativi, Enrico II di Francia riuscì ad annettersi tre
città alsaziane. Dopo la guerra dei Trent'anni (1618-48), l'Alta
A. passò sotto il diretto dominio francese e Luigi XIV costrinse
le città autonome a sottomettersi, occupando anche Strasburgo (1681). Il
sovrano concesse alle città molte libertà e diversi privilegi,
come l'esenzione da tariffe doganali. Il congresso di Vienna confermò
alla Francia il possesso dell'
A., anche per intervento dello zar
Alessandro I. Quando, dopo la guerra franco-prussiana (1870-71), l'
A. e
parte della Lorena furono annesse all'Impero germanico, la popolazione si
mostrò ostile al tentativo di assimilazione e difese strenuamente le
autonomie conseguite. Alla fine della prima guerra mondiale, la situazione del
1871 fu capovolta e l'
A. fu restituita alla Francia dal trattato di
Versailles (1919). Occupata dalla Germania durante la seconda guerra mondiale,
fu considerata una provincia tedesca e sottoposta all'autorità del
Gauleiter Robert Wagner; liberata dagli Anglo-Americani, nel 1944 tornò a
far parte della Francia. • Arte - La regione
conserva resti (ceramiche, tumuli) che risalgono ai tempi della colonizzazione
romana. Per quanto riguarda le epoche successive, la particolare posizione
geografica di confine ha notevolmente influito sulla creazione di un'arte che
fonde insieme elementi tedeschi e francesi. L'architettura romanica rispecchia
lo stile ottoniano, affine a quello della Renania tedesca (basiliche di Rosheim
e di Schlettstadt), con influenze lombarde riscontrabili nelle ornamentazioni.
Il Gotico alsaziano, che armonizza elementi del Gotico tedesco e di quello della
Champagne, è esemplificato dalla cattedrale di Strasburgo (1220-1475).
Nella città di Colmar è possibile ammirare alcuni edifici civili
del XVI sec. con pianta incentrata sul cortile interno e costruiti in legno. Dal
XVIII sec. prevalgono, ad esempio per il palazzo residenziale, influenze del
gusto francese. Opera dell'artigianato alsaziano sono i famosi tessuti barocchi
del XVII sec. e le ceramiche a smalto rosso scuro del XVIII sec.