Conquistatore spagnolo. Avido di potere e di gloria
sbarcò in America nel 1514, a Panama, al seguito di Pedrarias
Dávila, governatore della regione. Stipulato un accordo con F. Pizarro e
F. de Luque organizzò e intraprese con essi una prima spedizione nel
1524, che portò alla scoperta del Perù nel 1525 e nel corso della
quale perse un occhio in un scontro con gli indios. Successivamente insieme a
Pizarro iniziò nel 1531 la spedizione che portò alla conquista
dell'Impero degli Incas tra il 1526 e il 1534 e anche a quella del Perù,
dopo che l'imperatore inca Atahualpa era stato attirato in un tranello e ucciso
nel 1533. La fortunata esplorazione e conquista gli fece guadagnare una cifra
che gli permise di acquistare la flotta e l'esercito del rivale Pedro de
Alovárado. Nel 1535 venne nominato maresciallo di Nuova Toledo con poteri
quasi sovrani sui territori che si estendevano a Sud di quelli di Pizarro.
Bramoso di ulteriori conquiste
A. si mise a capo di una nuova spedizione
dirigendosi verso Sud. Attraverso gli altipiani delle Ande, egli raggiunse il
Rio di Copiapó e la costa cilena. Deluso però dalla povertà
dei Paesi scoperti, decise di ritornare in Perù. Si erano intanto acuiti
i dissidi con Pizarro, iniziati fin dal 1529, quando a questi erano stati
concessi poteri superiori a quelli di
A. e ulteriormente peggiorati
quando i due erano stati equiparati in gerarchia senza che fosse però
stato stabilito a chi spettasse Cuzco, capitale degli Incas e centro dei loro
tesori. Proprio per il possesso della città si generò una guerra
tra i conquistatori. In un primo momento
A. riuscì a fare
prigionieri i fratelli di Pizarro, Hernando e Gonzalo (1537). Dopo aver ceduto
alle sue richieste, i Pizarro ebbero però il sopravvento e lo
condannarono a morte per strangolamento, non senza averlo prima sottoposto a un
sommario processo (Almagro, Ciudad Real 1475 circa - Cuzco 1538).