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The Merry Wives of Windsor). Commedia in cinque atti
in prosa, con qualche parte in versi, di William Shakespeare, probabilmente
scritta intorno al 1598. Nella commedia si intrecciano due motivi: quello di
Falstaff che fa la corte a due ricche borghesi di Windsor, venendone in modo
ridicolo beffato e quello di Anna Page alla quale i genitori vogliono dar
marito. Falstaff, spinto dal bisogno economico, invia identiche lettere galanti
alle consorti di due ricchi borghesi di Windsor, la signora Ford e la signora
Page, le quali hanno la possibilità di disporre largamente della borsa
dei loro mariti. Ma i compagni di Falstaff, da lui allontanati, avvertono i
rispettivi consorti, e di qui comincia una serie di tragiche burle per il povero
Falstaff, che sarà prima nascosto in una cesta di panni sporchi poi
scaraventato nel fango del fiume, successivamente picchiato da Ford poi assalito
e pizzicato da pseudo-fate e pseudo-folletti, e infine smascherato da Ford e da
Page. Su questa vicenda si innesta l'intreccio secondario della commedia, che
consiste nel corteggiamento di Anna, figlia di Page, da parte di tre
pretendenti: il medico Caius, lo sciocco Slender e il bizzarro Fenton che Anna
ama. Naturalmente la ragazza finirà con lo sposare quest'ultimo mentre
gli altri due corteggiatori, pensando di rapire la donna amata, rapiscono due
giovani travestiti da fanciulle. Si chiude così la commedia che è
tra le opere più abili, più spiritose e più vive del grande
poeta. Le è stata spesso rimproverata una certa frettolosità (pare
che Shakespeare l'abbia composta in una quindicina di giorni, su commissione
della regina Elisabetta) e inoltre aspramente criticato è stato lo
scadimento del grande personaggio di Enrico IV. La commedia ebbe invece un
enorme successo. In Italia ispirò il
Falstaff di Verdi su libretto
di Boito.