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Alleati.

St. rom. - Popoli, stanziati nell'Italia centrale e meridionale, che Roma legò a sé con trattati (foedera) e alleanze (societates, da cui socii). Questi accordi, che prevedevano inizialmente obblighi reciproci soprattutto di aiuti militari, si mutarono col tempo in doveri unilaterali delle diverse genti nei confronti di Roma. Dopo la vittoria contro gli Etruschi, Roma affrontò e vinse una coalizione di città latine, con cui sottoscrisse nel 493 a.C., in pratica su un piano di uguaglianza, il foedus Cassianum. In seguito alla seconda guerra latina, combattuta fra il 340 e il 338 a.C., sciolta la lega, molte città furono direttamente incorporate nei possedimenti romani, altre, pur mantenendo la loro condizione, furono legate a Roma da singoli patti che sancivano la posizione di supremazia a Roma (foedera iniqua). Questo sistema federativo fu applicato dai Romani, oltre che nei confronti delle città latine, anche in quelli delle altre città e federazioni italiche con cui venivano in contatto, estendendo la loro area di influenza. Roma divenne, così, il centro di un sistema di patti, indipendenti fra loro, che regolava in vario modo gli obblighi dei socii populi romani, che in ogni caso mantenevano i loro ordinamenti interni, lingua e leggi. Col tempo i socii italici aspirarono a ottenere la cittadinanza romana, che offriva maggiori garanzie ai cittadini sul piano giuridico e la possibilità di condividere i vantaggi politico-economici che Roma ricavava dalle guerre che combattevano per lei. Benché tradizionalmente appoggiati nelle loro aspirazioni dai tribuni della plebe, non riuscirono a ottenere nulla e finirono col muovere guerra a Roma. La "guerra sociale" fu combattuta tra il 90 e l'88 a.C. e, benché persa, costrinse i romani a concedere la cittadinanza agli a.: dapprima agli Umbri e agli Etruschi, con la Lex Julia del 90 a.C. e, successivamente, con la Lex Plautia Papiria dell'89 a.C., a tutti gli Italici a Sud del Po; poco dopo fu concessa anche ai transpadani. St. - Col termine di a. vengono indicati gli Stati che, nella prima guerra mondiale, combatterono contro gli Imperi centrali cioè contro Germania, Austria-Ungheria e Turchia. Il nome fu ripreso durante la seconda guerra mondiale per indicare i Paesi in guerra contro Germania, Italia e Giappone e, più in particolare, i combattenti anglo-americani.