Romanzo di Marcel Proust, pubblicato tra il 1913 e il 1927.
È suddiviso in sette parti:
Du coté de chez Swann (1913,
Dalla parte di Swann);
A l'ombre des jeunes filles en fleurs (1918,
All'ombra delle fanciulle in fiore);
Le coté de Guermantes (1920,
Dalla parte di Guermantes);
Sodome et Gomorrhe (1922, Sodoma e Gomorra);
La prisonnière (1923, La prigioniera);
Albertine disparue (1925,
Albertina è scomparsa);
Le temps retrouvé (1927, Il tempo
ritrovato). Il romanzo subì nel corso della elaborazione una serie di
modifiche. Quando nel 1913 uscì la prima parte
Dalla parte di
Swann Proust pensava ancora di far uscire un romanzo in tre volumi. Due sono
le fonti letterarie dell'opera: la letteratura moralistica e di analisi
psicologica di Montaigne e successivamente di Laclos, Senancourt, Amiel e
Bergson; e in secondo luogo i saggi e la memorialistica di Saint Simon e di
Balzac soprattutto. Però a differenza dei romanzi di Balzac e di
Flaubert, romanzi realistici, quello di Marcel Proust è innanzitutto
scritto in prima persona. Questo io non è però l'io onnisciente
ben precisato ma è l'io contraddittorio malato di un uomo sofferente di
asma. Nel primo volume viene raccontata l'infanzia del narratore, le visite alla
madre da parte di Swann, e infine l'amore che egli nutre per la figlia di questi
Gilberte. Vi è poi inserito come una sorta di ricordo, un flashback,
Un amore di Swann, dove è rievocato l'amore di Swann per una
certa Odette de Crecy, e nel quale vengono rappresentati i temi dell'amore,
della gelosia, amplificati e ripetuti poi nel resto del romanzo. Nel secondo
libro il narratore in vacanza a Balbec, in Normandia, conosce il giovane
marchese Saint-Loup e il barone di Charlus, appartenenti al mondo
dell'aristocrazia che sempre era parso a lui come inaccessibile. Inoltre egli
incontra il gruppo delle fanciulle in fiore, tra le quali lo colpisce
soprattutto Albertine. Nei
Guermantes il narratore entra finalmente nel
mondo degli aristocratici: ne è come stordito, si innamora del duchessa,
e quasi non si accorge della morte della nonna, fatto che lo farà nel
tempo riflettere sulle
intermittenze del cuore. In
Sodoma e
Gomorra il teme centrale è l'omosessualità del barone di
Charlus e quella vera o presunta di Albertine. L'amore del narratore verso di
lei è al centro dei due libri seguenti. Il protagonista spinto dalla
gelosia imprigiona la donna che però fugge e muore in un incidente. Nel
frattempo si congiungono la strada di Swann e quella dei Guermantes. Gilberte va
in sposa al marchese di Saint-Loup, nipote della duchessa Guermantes.
Nell'ultimo libro la guerra sconvolge il bel mondo della Belle époque. La
figura dominante è quella di Madame Verduin, ricca borghese che
finirà con lo sposare un Guermantes. Recatosi a un ricevimento a casa
della signora, il narratore decide che è giunta l'ora di dedicarsi alla
ricerca del tempo perduto e quindi di dare inizio a quel romanzo che il lettore
sta in effetti finendo di leggere. Sono rivissuti dall'autore vicende, momenti,
accadimenti in parte accaduti a lui stesso, in parte riguardanti l'aristocrazia
e la borghesia dell'Ottocento e del primo Novecento. Il poeta li rievoca e li
reinterpreta con la speranza di recuperare il tempo perduto, e di scoprire il
fine ultimo e il senso assoluto dell'esistenza. I fatti, rivissuti
minuziosamente, vengono come illuminati dall'intervento della cosiddetta memoria
involontaria: essa, messa in atto anche da un particolare apparentemente
insignificante, un profumo, un odore, un suono, attraverso vie irrazionali,
permette di recuperare anche aspetti del passato apparentemente perduti per
sempre. Si alternano in tal modo nel romanzo ora descrizioni realistiche ora
divagazioni liriche con un continuo sconvolgimento dell'ordinamento temporale e
cronologico. Lo stile del romanzo, quasi a volere imitare il gioco della memoria
e delle inversioni cronologiche, si caratterizza per la presenza di frasi lunghe
ondeggianti, divergenti, che si articolano in divagazioni e digressioni, con una
ricchissima serie di precisazioni, similitudini, esempi. L'opera rappresenta un
capolavoro inimitabile ed ebbe grande influenza sulla letteratura del Novecento.