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Alighieri, Jacopo.

Letterato e poeta italiano. Ultimogenito di Dante Alighieri, raggiunse il padre in esilio, insieme ai fratelli Giovanni e Pietro, nel 1315 probabilmente a Ravenna. Dopo la morte del padre, poté rientrare a Firenze nel 1325; qui prese gli ordini minori, che gli permisero di fruire di un canonicato a Verona. Cercò di restaurare le disastrate finanze familiari ma, nonostante la parziale restituzione dei beni confiscati al padre dopo la condanna, non riuscì a molto. Morì probabilmente durante la famosa pestilenza del 1348. Nel 1322 inviò a Guido da Polenta, signore di Ravenna, un Capitolo o Divisione, in terza rima, sulla Divina Commedia, in cui sinteticamente esponeva la materia dell'opera e una spiegazione dei contenuti allegorici. La stessa finalità avevano le Chiose all'Inferno, in latino, in cui, però, la ricerca del vero significato dell'opera risulta assai meno comprensibile del poema in sé che, secondo uno schema integralmente medioevale, veniva considerato da Jacopo A. sola e pura allegoria. Guidato da questa dimensione letteraria, l'autore scrisse un poema, arcaico nella forma e nella struttura (sestine di settenari a rima baciata): il Dottrinale, che si riallacciava, un po' anacronisticamente, nel contenuto enciclopedico e nel tono allegorico - didattico, al filone delle Summae duecentesche (Firenze prima del 1300-1348).