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Alexander, Samuel.

Filosofo inglese di origine australiana. Iniziò gli studi a Melbourne, trasferendosi poi in Inghilterra, dove frequentò i corsi di Filosofia a Oxford. Professore a Oxford e a Manchester, presidente dell'Aristotelian Society, ricevette riconoscimenti da parte di diverse università. Il pensiero di A. è compendiato, nella sua essenza, nell'opera Space, Time and Deity (1920). Lo spazio viene rappresentato come generatore di differenti livelli di organizzazione della materia, della vita e delle attività spirituali; ogni livello presuppone i precedenti e tende a quello superiore; il livello più alto è quello della divinità, verso il quale tende l'insieme dell'ordine del cosmo. Il tempo è il presupposto del divenire, è intrinseco al divenire della materia, che a sua volta trae origine dallo spazio. L'uomo è il risultante del rapporto dinamico tra spazio (corpo) e tempo (spirito dell'individuo). Negli ultimi anni A. rivolse i suoi interessi agli studi di estetica. In Beauty and Other Progress (1933) descrisse l'arte come un processo di passaggio a forme costruttive, partendo da un impulso di carattere contemplativo. Nel 1939 vennero pubblicati, a cura di John Laird, alcuni suoi scritti e lettere su vari argomenti (Sydney 1859 - Manchester 1938).