(o
alesatolo). Utensile a più lame taglienti
che viene montato sulle macchine
alesatrici (V.). Generalmente
l'
a. è fisso, ma può anche essere mobile. È
costituito da un cilindro o da un cono d'acciaio in pezzo unico, lavorato a
scanalature che formano delle lame taglienti dritte o elicoidali. Il numero
delle lame varia generalmente da 4 a 8 o può anche essere superiore, ma
è sempre pari per poterne controllare il diametro. Le lame, che sono
affilate solo sulla faccia anteriore di attacco, hanno un profilo tale che le
successive affilature non modifichino il diametro dell'
a. stesso. Le lame
elicoidali consentono di ottenere un foro a grado di finitura molto migliore,
rispetto a quelle dritte. Una estremità dell'
a. è
costituita da un cono molto accentuato, in modo da poter costituire un preciso
punto di attacco del pezzo da lavorare. All'estremità opposta vi è
invece una testa quadra che consente di montare l'
a. sul morsetto
autocentrante di una macchina alesatrice, oppure sul giramaschi, nel caso in cui
l'operazione venga fatta manualmente. Spesso l'alesatura si esegue in due tempi,
prima con un
a. leggermente conico, detto
sgrossatore, che asporta
quasi tutto il metallo, poi con un
finitore di forma cilindrica. Gli
utensili impiegati per l'alesatura sono tutti in acciaio duro ad alta
resistenza; come tutti gli utensili, anche gli
a. sono costruiti con
acciaio rapido temprato a circa 800°C e sottoposto a un leggero
rinvenimento. Sono costruiti o fresati dal pieno oppure stampati o ricavati da
un profilato. ║ Per estens. - Operaio specializzato addetto alle
operazioni di alesatura.