Scrittore peruviano. Aderì al movimento politico
anticapitalista, progressivo e populista della APRA (V.) e per questo fu
incarcerato nel 1932 ed esiliato l'anno successivo (emigrò in Cile). La
sua opera reca un'impronta vigorosamente realistica, ispirandosi alle esperienze
dei lavoratori peruviani e presentandosi come protesta contro le ingiustizie a
danno degli Indios. Sul piano formale, è notevole la consonanza con i
modelli dei grandi scrittori americani Faulkner, Dreiser e Dos Passos. Il suo
romanzo più famoso è
El mundo es ancho y ajeno (nella trad.
it.
I peruviani, 1941). Altre opere, imperniate sullo stesso tema, sono:
La serpiente de oro (1935),
Los perros hambrientos (1939),
Duelo de caballeros (1963). Sono usciti postumi i racconti
El sol de
los jaguares (1979) (Huamachuco 1909 - Lima 1967).