Scrittore e patriota romeno. Nato da famiglia benestante,
studiò a Parigi dove ebbe la possibilità di venire in contatto con
il movimento romantico; tornato in patria, assunse nel 1840 la direzione del
teatro nazionale. Partecipò attivamente alla vita politica, prendendo
parte al movimento rivoluzionario del 1848, combattendo nella Guerra di Crimea
del 1855 e divenendo in seguito ministro degli Esteri. Autore di novelle,
memorie di viaggi, poesie e opere teatrali,
A. fu il grande poeta della
generazione del 1847, e quasi l'incarnazione del romanticismo romeno; per primo
capì e affermò il valore estetico della poesia popolare. "Re della
poesia'', come lo chiamò Eminescu, evocò le gesta eroiche del
passato in
Doine e mughetti (1853),
Pastelli e
Leggende
(1875), e raccolse in due volumi la poesia popolare del proprio Paese (
Poesie
popolari, 1853). La sua commedia
Gentiluomini e nuovi ricchi è
considerata il capolavoro del teatro comico romeno; ma tutta l'opera
drammaturgica di
A. (numerose commedie di costumi e drammi storici,
ambientati sia in epoca classica che rinascimentale) fu di fondamentale
importanza per la rinascita di un teatro nazionale romeno (Bacau 1821 - Mircesti
1890).