Calciatore italiano. Cresciuto nello Spezia, nel 1958 fu ingaggiato dalla Fiorentina,
con cui esordì nella massima serie nel corso del 1958-59. Riserva di Giuliano Sarti
finché questi non passò all'Inter (1963), con la maglia viola conquistò due Coppe
Italia (1960-61, 1965-66) e la prima edizione della Coppa delle Coppe (1960-61).
Passato al Cagliari (1968), con il club sardo nel 1970 vinse lo scudetto, stabilendo
il record del minor numero di reti subite in un Campionato a 16 squadre (11 gol).
Ceduto al Milan (1974), con i rossoneri conquistò la sua terza Coppa Italia (1976-77) e
lo scudetto della stella (1978-79). Coinvolto nello scandalo del calcio-scommesse
(1980), subì una squalifica di due anni, scontata la quale tornò al calcio giocato
difendendo i pali dell'Elpidiense, con cui disputò due tornei di C/2. Si ritirò
dall'agonismo nel 1984, all'età di 44 anni. Con la Nazionale esordì nel 1961 e fu
titolare ai Mondiali d'Inghilterra del 1966, in cui l'Italia fu inopinatamente sconfitta
dalla Corea del Nord. Convocato per i Campionati europei del 1968, che si tennero in
Italia e furono vinti dagli azzurri, causa infortunio dovette cedere il posto di titolare
a Dino Zoff.
A. tornò a difendere i pali della Nazionale in occasione dei Mondiali
del Messico del 1970, dove disputò la mitica semifinale con la Germania e la finale
con il Brasile persa per 4-1. Giocò l'ultima partita in maglia azzurra nel 1972.
Nel maggio 2004 fu colpito da ictus, da cui, dopo un periodo di coma, riuscì a riprendersi
(n. Pontremoli, Massa-Carrara 1939).