Pseudonimo di
Chang Hai Ch'eng. Poeta cinese. Uno
degli esponenti più noti della cosiddetta "nuova poesia cinese",
antiretorica e popolare, cantò la lotta rivoluzionaria nelle aride terre
della Cina settentrionale (
Nord, 1939). Nel 1951 e nel 1955 vennero
pubblicate due antologie delle sue opere. Il suo interesse per le letterature
occidentali (pubblicò studi su Shakespeare e su Valéry) e i suoi
orientamenti politici gli procurarono critiche a livello ufficiale,
finché nel 1958 fu espulso dal Partito comunista. Dopo la sua
riabilitazione (1978), vennero pubblicate, oltre a sue opere precedenti, alcune
poesie più recenti (
Il parasole,
Il pesce fossile,
Lo
specchio,
Il canto della luce); scrisse inoltre un saggio teorico in
cui difendeva il valore dell'ispirazione poetica. Nel 1989 uscì
Le
foglie morte, un'antologia delle sue ultime poesie (Hangchow, Chekiang 1910
- Pechino 1996).