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Ahmadaba'd.

Città (2.954.526 ab.) dell'India, capoluogo del distretto omonimo, capitale (fino al 1973) dello Stato di Gujarat. • Econ. - Situata presso il fiume Sabarmati 400 km a Nord di Bombay, la città costituisce, insieme alla vicina Gandhinagar, uno tra i maggiori centri industriali del Paese. Le più importanti industrie sono quella tessile (cotone, seta e fibre artificiali), l'alimentare e quella del vetro. Prodotti principali dell'agricoltura sono la soia e il tabacco. Notevole è anche l'artigianato. La città, che è sede di un'università, è suddivisa in caratteristici quartieri indipendenti detti pol. • St. - Fondata nel 1411 dal sultano Ahmed I, che la scelse come sua capitale, la città prosperò e in particolar modo si arricchì, nel corso del XV sec., di importanti opere d'arte. Sottomessa da Akbar decadde sotto i Maratha e gli Inglesi, ai quali passò nel 1818. La sua ripresa ebbe inizio con la seconda metà del secolo scorso, grazie alla costituzione di un solido apparato industriale tessile. • Arte - Al XV sec. risalgono la moschea del sultano Ahmed, l'Haibat Khan e la cittadella (influssi tipicamente indiani). Al secolo successivo si devono invece i maggiori contributi islamici, tra cui la moschea Sidi Sayad. Tra gli edifici costruiti in epoche più recenti ricordiamo la sede dell'Associazione tessile, realizzata da Le Corbusier, nel 1954, il quale dette il suo contributo anche alla costruzione di numerosi edifici privati, e l'università (di B. Doshi, costruita nel 1963).