Critico letterario italiano. Docente di Lingua e Letteratura francese all'università
Ca' Foscari di Venezia e collaboratore di varie riviste ("Strumenti critici", "Paragone",
"Synthèses"), si affermò a partire dalla fine degli anni Sessanta come uno dei
più lucidi esponenti, in Italia, della critica linguistico-strutturale. Tra gli
scritti di questo primo periodo, citiamo:
Il cigno di Mallarmé (1969),
Il testo poetico e
Teorie e pratiche d'analisi (1972). Successivamente,
A. unì all'analisi strutturale dei fatti linguistici una lucida interpretazione
psicoanalitica, come si nota nei testi
Tecniche della rappresentazione
verbale in Flaubert (1982),
Cinque analisi. Il testo della poesia
(1982),
Modelli psicanalitici e teoria del testo (1987),
Enunciazione
e racconto: per una semiologia della voce narrativa (1989),
Realtà e
metafora. Indagine sulla "Recherche" (1997),
La parola fuori di sé.
Scritti su Pasolini (2004),
Forme del testo. Linguistica, semiologia,
psicoanalisi (2004) (n. Caprino Veronese, Verona 1930).