(dal greco
ágnōstos).
Termine filosofico usato in riferimento all'incapacità del pensiero umano
di superare l'ambito della realtà fenomenica e quindi di conoscere
l'essenza ultima della realtà. ║ Per estens. - Atteggiamento di chi
si astiene dal prendere posizione di fronte a problemi religiosi, politici,
gnoseologici. • Filos. - L'origine
dell'
a. è stata rintracciata da molti in Kant. Secondo il
filosofo, infatti, le domande metafisiche relative alla natura dell'anima e alla
natura del mondo come totalità non possono ricevere risposta che non sia
soggetta a contraddizioni. L'uso del termine
a. si deve tuttavia a T.H.
Huxley il quale, per la prima volta, lo oppose alla
gnosi, la conoscenza.
Secondo Huxley gli unici problemi che possono essere risolti dall'uomo sono
quelli ai quali è applicabile una metodologia scientifica. Il significato
della parola
a. fu in seguito ampliato dai positivisti; essi utilizzarono
il termine in riferimento a tutti i concetti che non ritenevano risolvibili
dall'uomo, quali, ad esempio, l'immortalità dell'anima o l'esistenza di
Dio.