Patriota italiano. Dopo il fallimento del moto
insurrezionale di Messina (1847), fuggì in esilio in Inghilterra, dove fu
segretario della legazione del Governo del Regno di Sicilia, nato dalla
rivoluzione del 12 gennaio 1848. Successivamente continuò le sue
peregrinazioni a Parigi e in Oriente. Nel 1859 fece ritorno in patria e prese
parte alla spedizione dei Mille di Garibaldi (1860) come ufficiale superiore.
Ferì Nino Bixio in un duello; essendosi dimesso dall'esercito proprio in
quell'occasione, ricoprì in seguito la carica di prefetto del Regno,
abbracciando la carriera amministrativa (Caserta 1823 - Massa
1889).