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Aggressivo.

Che aggredisce, che tende ad aggredire. ║ Fig. - Combattivo, battagliero. • Chim. - A. chimici: in base alla Convenzione di Ginevra del 1925 si definiscono a. chimici le sostanze che hanno azione tossica (fino a essere letali) o che producono alterazioni nell'organismo, esplicando la loro azione per avvelenamento. Gli a. chimici sono stati largamente usati nel corso di azioni di guerra, già a partire dal primo conflitto mondiale, in particolare sul fronte francese. In seguito, nonostante il divieto del loro uso posto dalla Convenzione di Ginevra, le attività di ricerca sviluppo sono proseguite intensamente. Gli a. chimici possono essere rilasciati sotto forma di vapori o di aerosol da aerei ed elicotteri, oppure possono giungere sul bersaglio con i missili o con le granate. A seconda dei caratteri fisiopatologici gli a. possono essere: soffocanti (producono edema polmonare); irritanti; lacrimogeni, se provocano bruciore, fotofobia, lacrimazione agli occhi; starnutatori, se suscitano starnuti violenti e incontenibili; vescicatori, se provocano lesioni a livello della cute e delle mucose, comprese quelle polmonari, fino a giungere al soffocamento (gas asfissianti, tra i più usati durante la prima guerra mondiale); labirintici, se agiscono sull'organo dell'equilibrio (ma non vengono quasi mai usati, non essendone controllabili gli effetti); nervini (o sistemici), se bloccano la colinesterasi, inibendo il funzionamento del sistema nervoso e provocando la paralisi dell'apparato respiratorio fino alla morte. Proprio i gas nervini sono stati oggetto di intensi studi da parte di tutte le superpotenze a partire dagli anni Quaranta. Per quanto riguarda l'impiego tattico, gli a. possono essere: fugaci, come il cloro e l'acido cianidrico, che si disperdono rapidamente nell'aria; persistenti, come la cloropicrina e il bromoacetone, se la tossicità si mantiene a lungo; semipersistenti; penetranti, come le arsine, che in seguito a scoppio si frantumano in modo tale da poter attraversare i filtri delle maschere. Dal punto di vista dello stato fisico gli a. possono essere solidi, liquidi o gassosi. Le loro caratteristiche d'impiego sono: persistenza, che è in relazione alla densità del vapore e alla bassa velocità di vaporizzazione; stabilità, poiché non debbono decomporsi o alterarsi chimicamente; tossicità, valutata in base all'indice di Maber (si ottiene moltiplicando la quantità di a. contenuta in 1 m3 di aria respirata per il numero di minuti occorrenti per provocare la morte). Esso prevede i seguenti valori: 450 per il fosgene, 1.500 per l'iprite, da 1.000 a 4.000 per l'acido cianidrico, 70.000 per l'ossido di carbonio. La difesa dagli a. varia con la natura chimica dell'a. stesso. • Biol. - A. biologici: sono costituiti da organismi viventi quali batteri, virus, tossine e funghi e vengono impiegati, come quelli chimici, nelle azioni di guerra. Provocano malattie epidemiche agli uomini e agli animali e la distruzione della flora.