Filosofo e scrittore italiano. Di formazione cattolica,
insegnò per quarant'anni Storia della filosofia all'università di
Bologna. Il suo pensiero filosofico si può intendere solo in rapporto a
quello di Platone, di cui curò una validissima traduzione dei
Dialoghi, tanto che l'attività di pensatore e di traduttore
appaiono in lui intimamente legate. La filosofia era per
A. una
propedeutica alla religione. Sulla scorta dell'indirizzo di Rosmini,
A.
sostenne uno spiritualismo cristiano fondato sul platonismo e su sant'Agostino.
Fu in polemica con i positivisti e con la scuola di Spaventa, di formazione
hegeliana. Tra le sue opere:
Videmus in aenigmate (1907),
Amore,
dolore, fede (1908),
Dialettica turbata (1911),
Dialettica
serena (1917) (Catanzaro 1843 - Bologna 1913).