Pseudonimo di
Anna Andreevna Gorenko. Poetessa russa.
Insieme al primo marito, il poeta Gumilëv, aderì al movimento
acmeista (V. ACMEISMO) pubblicando, fra il 1912 e
il 1921, quattro raccolte di versi che formavano una sorta di autobiografia
spirituale:
La sera, Il rosario, Il bianco stormo, Anno Domini. Nel 1921,
dopo la fucilazione di Gumilëv, da cui era già divorziata, si
dedicò a un lavoro che vide la luce solo nel 1940 con la pubblicazione
della raccolta
Il salice e nell'antologia
Da sei libri. Espulsa
dall'Unione degli scrittori sovietici nel 1946, con l'accusa di estetismo e di
decandentismo, fu riabilitata intorno agli anni Sessanta, quando le fu concesso
un viaggio in Europa in occasione della pubblicazione di
Poema senza
eroe, che l'
A. considerò il suo testamento spirituale. Nel
1963, sempre in Occidente, venne pubblicato
Requiem (1935-40) (Kiev 1889
- Mosca 1966).