Film girato da P.P. Pasolini nel 1961. Segnò
l'esordio nella regia cinematografica dello scrittore-poeta friulano. L'opera
tratta il tema del ragazzo di vita, già tipico dei romanzi di Pasolini e
di alcune sue sceneggiature; il titolo fa riferimento al soprannome di un tipico
sottoproletario della borgata romana, disadattato, che spende i suoi giorni in
un ozio quasi animalesco e atavico, vagabondando senza meta, come fosse
già consapevole del suo destino. Girato in ambienti desolati,
A.
si avvale di una tecnica scarnificata e del solenne contrappunto della musica di
Bach.