Medico e scrittore arabo di Spagna. Discepolo della scuola
medica araba, fu forse il principale trattatista di medicina chirurgica
dell'epoca. Scrisse un'opera in trenta volumi, intitolata
al-Tasrif (La
raccolta), che venne tradotta in latino nel XII sec. da Gherardo da Cremona. Ai
suoi testi, considerati dei classici almeno fino al Rinascimento e molto
apprezzati, ricorsero spesso medici e chirurghi europei.
A. fu,
probabilmente, il primo a consigliare l'uso del catetere d'argento nelle
malattie della vescica e a descrivere i denti artificiali; particolare
importanza riveste, poi, la sua descrizione di tecniche operatorie, per quei
tempi assai ardite. Visse e operò prevalentemente a Cordova (Zahara
936-1013).