Membro di un'antica famiglia fiorentina, di Orsammichele,
che aderì alla parte ghibellina. È rimasto famoso in quanto fu
ricordato da Dante, nel canto XXXII dell'Inferno, fra i traditori politici.
Infatti durante la battaglia di Montaperti, combattuta nel 1260 dai Fiorentini
contro Senesi e fuoriusciti ghibellini, tagliando proditoriamente la mano di
Iacopo dei Pazzi, che portava l'insegna della cavalleria di Firenze,
provocò disordine nello schieramento e causò la sconfitta della
sua città.