MEDICINA - ERBORISTERIA - VERONICA (Veronica officinalis L.)

Pianta della famiglia delle Scrophulariaceae, distribuita in Europa, Asia occidentale e America settentrionale. In Italia è comune nei pascoli e specialmente nei luoghi ombrosi, dal piano alle zone submontane e montane.

GENERALITÀ
La veronica è una pianta erbacea perenne, tutta ricoperta di peli, con fusti dapprima alti fino a 40-50 cm, ma poi prostrati e ascendenti nel tratto finale, con le infiorescenze.
Le foglie sono disposte in maniera opposta a due a due e variano di forma: da rotonde a ellittiche a ovali. Hanno picciolo molto corto e dilatato alla base, sì da parere quasi amplessicauli. Il margine è di norma dentellato; la superficie fogliare è ricoperta da peli, soprattutto ai margini.
I fiori sono portati in infiorescenze terminali a racemo allungate. Il singolo fiore, inserito su un corto peduncolo, presenta un calice diviso in quattro sepali oblunghi e ottusi, mentre la corolla è composta da quattro petali di colore azzurro.
I frutti sono delle capsule appiattite di forma cordata.
Per scopi terapeutici si utilizza la parte aerea della pianta, raccolta al momento della fioritura.

IMPIEGO TERAPEUTICO
Pianta praticamente sconosciuta agli antichi Greci e Romani, la veronica entrò tra i presidi terapeutici solo a partire dal secolo XVI, per opera dei fitoterapeuti del Nord Europa, soprattutto tedeschi.
Oggi si riconoscono alla veronica proprietà stomachiche, diuretiche, sudorifere, astringenti e calmanti.
L'infuso concentrato di questa pianta favorisce l'espettorazione nell'asma, nelle bronchiti e nelle diverse affezioni dell'apparato respiratorio. La secrezione dei succhi digestivi è stimolata per somministrazione di questa pianta in bevande aperitive.
Per le sue proprietà diuretiche viene utilmente impiegata nel reumatismo articolare, nella gotta, nei processi infiammatori dell'emuntorio renale e per eliminare i calcoli del rene e della vescica.
La veronica fornisce delle tisane che nel Nord Europa sono ancora oggi considerate succedanee del tè.
Esternamente il decotto di veronica toglie l'infiammazione del cavo orale e della gola; e quindi utile nelle stomatiti, nelle infiammazioni delle gengive, nelle laringofaringiti. Sull'epidermide è un buon detersivo delle ulcere, favorendo la cicatrizzazione.
I principi attivi della veronica sono: veronicina, olio essenziale, sostanze tanniche, acidi organici e glicosidi.

PREPARAZIONI
- Uso interno: si utilizza l'infuso o tisana, preparato con 10-20 g di veronica finemente sminuzzata per litro di acqua bollente. Si lascia a riposo per 5 minuti, si filtra per tela. Va preso nella dose di 1-2 tazze al giorno.
Questa tisana favorisce la digestione e stimola la secrezione dei succhi gastrici. È utile anche come espettorante e come fluidificante del muco nelle tossi, nei raffreddori e nelle influenze.

- Uso esterno: si utilizza il decotto, preparato con 50-60 g di veronica per litro di acqua. Si lascia bollire per 10-15 minuti, si filtra per tela.
Il decotto così preparato serve quale lenitivo ed emolliente delle mucose infiammate. Con questo decotto si possono anche preparare impacchi o compresse umide da applicare sull'epidermide infiammata.

- Uso cosmetico: il decotto per uso esterno può utilmente venire impiegato per togliere le infiammazioni della epidermide e i pruriti persistenti. Ha anche uso oftalmico, per togliere l'infiammazione conseguente a congiuntivite o affaticamento.

RACCOLTA E CONSERVAZIONE
La pianta di veronica si raccoglie da giugno ad agosto, al momento della fioritura. Si recide alla base eliminando le foglie secche o intaccate da insetti o parassiti. Si mette poi a seccare all'ombra in locale ben aerato, disposta in sottile strato su graticciati. Durante l'essiccamento, va frequentemente smossa, per evitare fenomeni di fermentazione e di annerimento. Una volta ben secca la veronica si conserva in sacchetti di carta o di tela.
La coltivazione della veronica non presenta particolari difficoltà, essendo pianta che cresce bene ovunque nelle zone prative e in terreno normalmente fresco. Si possono trapiantare sul finire della stagione estiva le giovani piantine raccolte in natura con una piccola zolla di terra. Si pongono direttamente in terreno a una distanza di 15-20 cm l'una dall'altra: in breve tempo si otterrà una copertura completa, perché la pianta ha rizomi stolonanti.
La veronica va seguita con frequenti irrigazioni, soprattutto nel periodo estivo. La coltivazione va rinnovata ogni 3-4 anni.
 

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