Pianta della famiglia delle
Rosaceae, originaria della Cina e ora coltivata in tutti i Paesi a clima
temperato o subtropicale per i suoi frutti eduli veramente
squisiti.
GENERALITÀ Il
pesco è un arbusto o piccolo albero alto fino a 4-5 m, con rami glabri e
lisci, di colore verde o rossastro. Le foglie sono
disposte in maniera alterna sui rami secondari e hanno forma lanceolata od
obovata; si restringono bruscamente all'apice, che è acuminato. Il
margine è nettamente dentellato, e su ogni dente si trova una piccola
ghiandola di colore più scuro. La superficie fogliare della pagina
superiore è lucente e glabra, mentre l'inferiore è appena
finemente coperta di peli ed è di colore verde pallido. I peli sono
addensati soprattutto lungo la nervatura
principale. I fiori compaiono prima delle foglie e
sono inseriti sui rami dell'anno precedente. Sono composti da un calice formato
da cinque sepali ovali arrotondati all'apice e da una corolla formata da cinque
petali di colore bianco, rosato o rosso, di forma obovata, con base acuminata e
apice arrotondato. Si distinguono numerose
varietà di pesco, sia da fiore che da frutto. Le varietà si
differenziano per il tipo e il colore della polpa del frutto, ma anche e
soprattutto per il diverso periodo di maturazione. Ci sono infatti peschi che
maturano assai presto, sul finire della primavera (maggio-giugno), ed altri,
detti «settembrini», che maturano
tardi. Il frutto è una drupa ricoperta da
una tomentosità caratteristica; esistono però varietà
glabre e lucide, dette «pesche noci». La
parte carnosa del frutto è gialla o bianca; in alcune varietà si
stacca facilmente dal nocciolo, in altre invece rimane
aderente. All'interno del nocciolo si trova il seme
di forma allungata, simile a una mandorla. Per
scopi terapeutici si utilizzano i fiori, le foglie e i
frutti.
IMPIEGO
TERAPEUTICO Questa pianta venne utilizzata fin
dalla più remota antichità dalle popolazioni asiatiche orientali.
Si usava soprattutto il frutto, per le sue caratteristiche dissetanti,
rinfrescanti e dietetiche. Il frutto del pesco ha
infatti virtù vitaminizzanti, dietetiche e medicamentose ed esercita
inoltre una blanda azione lassativa e diuretica. Per queste proprietà
regola il transito intestinale e facilita la secrezione urinaria, soprattutto
agli obesi e agli uricemici. Esternamente la polpa
del frutto di pesco e il succo vengono utilizzati per la preparazione di
maschere che hanno funzione tonica, idratante, emolliente e vitalizzante, per
pelli vecchie e rugose, delicate e sensibili. I
fiori del pesco hanno proprietà lassative, sedative ed emollienti dei
catarri, soprattutto dei bronchitici cronici. Eliminano inoltre la tosse
stizzosa. Tutte le parti della pianta, escluso il
frutto, contengono ogni quantità di glicosidi cianogenetici, in grado
cioè di svolgere acido cianidrico, estremamente tossico per l'organismo
umano. La parte più ricca in amigdalina, glucoside cianogenetico,
è il seme, che non deve essere utilizzato se non a dosi
ridottissime.
PREPARAZIONI -
Uso interno: si utilizzano i fiori per la preparazione di decotti o infusi ad
azione sedativa, lassativa e calmante della
tosse. La quantità massima che può
essere utilizzata senza pericolo è di 20 g per litro di acqua bollente.
Si lascia in infusione per qualche minuto, poi si filtra per tela. Questo infuso
va preso nella dose di 1-2 cucchiai al giorno, prima di
coricarsi. Le foglie possono sostituire i fiori ma
a dosi dimezzate.
- Uso cosmetico: la
polpa del frutto del pesco viene utilizzata per la preparazione di maschere che
vanno applicate su pelli ben deterse per 15-20 minuti e quindi tolte rapidamente
e delicatamente con l'uso di acqua tiepida. Le
maschere di polpa di pesco hanno azione idratante e vitaminizzante sulle pelli
invecchiate e rugose.
RACCOLTA E
CONSERVAZIONE I fiori di pesco si raccolgono al
momento della loro fioritura, in marzo, staccandoli direttamente con le mani o
con l'aiuto di un coltello o forbice. Le foglie si raccolgono quando sono
completamente formate, da maggio a giugno. Queste
parti aeree della pianta devono essere essiccate all'ombra, in sottile strato su
graticciati o su setacci a maglie fini. Si conservano in sacchetti di carta o di
tela. Bisogna prestare particolare attenzione a non
raccogliere foglie che abbiano subito dei trattamenti antiparassitari. Vanno
eliminate anche le foglie che siano state colpite dalla ben nota malattia detta
«bolla del pesco». Le foglie malate si presentano bollose e
accartocciate Le foglie e i fiori vanno rinnovati
ogni anno. Il frutto fresco si stacca dalla pianta
al momento della sua completa maturazione e può essere conservato per
qualche tempo a bassa temperatura. Il pesco
è una comune pianta coltivata in frutteti e ottenuta per innesto nelle
varietà volute. Per coltivare questa pianta quindi ci si può
rifornire di piantine già innestate presso i floricultori o i
vivaisti. La pianta va posta a dimora al termine
del periodo vegetativo, in autunno-inverno. Si deve aprire nel terreno una buca
abbastanza profonda, ove la pianta possa distendere bene l'apparato radicale.
Attorno alla radice va posto un terreno soffice e ricco di sostanze organiche
decomposte. Per facilitare l'attecchimento occorre potare la parte vegetativa
della pianta ed eliminare durante il primo anno eventuali fiori e frutti che si
potessero sviluppare. Nei nostri climi il pesco
è pianta assai delicata, che deve essere seguita con trattamenti
anticrittogamici e difesa da parassiti animali. Entra in piena produzione dopo
4-5 anni dall'impianto, ma già al secondo anno può dare qualche
frutto.
RICETTE DI
CUCINA - MARMELLATA DI
PESCHE INGREDIENTI: 1 kg di pesche; 600 gr di
zucchero; 2 limoni.
PREPARAZIONE: per
realizzare questa marmellata, una delle più gustose, utilizzate pesche
gialle, con polpa soda ma matura. Sbucciatele, tagliatele a pezzetti, eliminate
il nocciolo e fatele cuocere in una casseruola con un po' d'acqua, per 5 min.
ca. Passatele quindi al setaccio, versate la purea ottenuta in un tegame,
aggiungete lo zucchero e il succo dei limoni e lasciate cuocere a fiamma
moderata, mescolando di continuo con un cucchiaio di
legno. La marmellata è pronta quando,
facendola colare dal cucchiaio, si stacca a gocce senza cioè formare un
filo continuo. Versate allora la marmellata bollente nei vasi di vetro,
chiudeteli ermeticamente, capovolgeteli e lasciateli raffreddare completamente
prima di riporli, come di consueto, in un luogo buio e asciutto. La marmellata
di pesche si conserva 1 anno e anche
più.
- PESCHE
MELBA INGREDIENTI: 4 pesche; 100 gr di zucchero;
200 gr di gelato alla vaniglia; 3 cucchiai di gelatina di
lamponi.
PREPARAZIONE: questa ricetta molto
famosa rappresenta il classico modo di preparare le
pesche. Scegliete dei frutti sani e maturi,
immergeteli per qualche istante nell'acqua bollente e spellateli. Poneteli poi
interi in una casseruola con lo zucchero e fateli cuocere per 5 min. ca.
Trascorso questo tempo, passate le pesche delicatamente nelle coppe di portata e
lasciate raffreddare. Ricoprite ognuna con la gelatina di lamponi. Infine
guarnite con il gelato alla vaniglia e
servite.
- PESCHE RIPIENE AL
FORNO INGREDIENTI: 5 pesche gialle; 1 tuorlo
d'uovo; 1 dl e 1/2 di vino rosso; 1 bicchierino di maraschino; 60 gr di
zucchero; qualche amaretto.
PREPARAZIONE:
lavate le pesche, sbucciatene quattro, tagliatele a metà, levate il
nocciolo e con un cucchiaino scavate un poco, togliendo un po' di polpa. Mettete
in una terrina la polpa asportata e aggiungetevi anche quella della pesca tenuta
da parte. Schiacciatela con una forchetta e unitevi 3 o 4 amaretti sbriciolati,
il tuorlo d'uovo, 1 cucchiaio di zucchero e il maraschino. Mescolate bene,
così da avere un composto omogeneo e riempite con questo impasto la
cavità di ogni pesca. Disponete i frutti così farciti in una
pirofila, irrorateli con il vino rosso mescolato con un po' di zucchero, e
spolverizzate con lo zucchero rimasto. Passate in forno e fate cuocere per 30
min. ca. Trascorso questo tempo, ponete le pesche
nelle coppette, bagnatele con lo sciroppo caldo e portate in
tavola.
- PESCHE
SCIROPPATE INGREDIENTI: 1 kg e 1/2 di pesche
gialle; 500 gr di zucchero; 1
limone.
PREPARAZIONE: scegliete delle pesche
sode ma mature, utilizzando la qualità a polpa gialla. Lavatele,
asciugatele e tuffatele in una casseruola contenente acqua bollente, nelle quale
avrete versato la scorza e il succo del limone. Lasciate cuocere le pesche per 1
min., poi scolatele, tuffatele in acqua fredda, scolatele nuovamente,
sbucciatele, dimezzatele, privatele del nocciolo e mettetele ad asciugare su un
canovaccio. Preparate nel frattempo lo sciroppo: in
un tegame versate 1 l d'acqua, aggiungete lo zucchero e fate cuocere fino a
quando il liquido comincerà a bollire, mescolando spesso con un cucchiaio
di legno. Togliete allora lo sciroppo dal fuoco e lasciatelo raffreddare. Poi
versatelo sulle pesche, che avrete inserito in vasi di vetro della
capacità di 1/2 kg, riempiendoli per 3/4: lo sciroppo dovrà
ricoprire abbondantemente le pesche. Richiudete i vasi e fateli bollire per 1/2
ora, lasciateli infine raffreddare nella pentola usata per sterilizzarli, poi
scolateli, asciugateli e riponeteli in un luogo buio e asciutto. Le pesche
sciroppate si conservano per lungo
tempo.
- PESCHE SOTTO
SPIRITO INGREDIENTI: 1 kg di pesche gialle; 500 gr
di zucchero; 1 bastoncino di cannella; 1 l circa d'alcool a
95°.
PREPARAZIONE: lavate le pesche, che
dovranno essere sane, profumate e con la polpa soda. Poi dimezzatele e privatele
del nocciolo. Punzecchiatele qua e là con un ago, mettetele in una
casseruola e aggiungete 1 l d'acqua, nella quale avrete fatto sciogliere lo
zucchero. Fate cuocere a fiamma moderata, mescolando spesso e delicatamente, in
modo da non rompere le pesche; dopo cinque minuti dal momento dell'inizio
dell'ebollizione, scolate le pesche e disponetele nei
vasi. Fate andare lo sciroppo, sempre a fiamma
moderata, aggiungendo il bastoncino di cannella. Quando sarà diventato
denso come il miele, toglietelo dal fuoco, eliminate la cannella e aggiungete
l'alcool. Mescolate con cura e infine versate il composto sulle pesche, in modo
da ricoprirle completamente. Chiudete ermeticamente i vasi e riponeteli in un
luogo buio e asciutto.
- CROSTATA ALLE
PESCHE INGREDIENTI: 200 gr di farina; 160 gr di
zucchero; 120 gr di burro; 5 tuorli d'uova; un pezzetto di scorza di limone; 1/4
di l di latte; 4-5 pesche gialle; qualche cucchiaio di marmellata d'albicocche;
sale.
PREPARAZIONE: disponete sul tavolo a
fontana la farina mescolata con 100 gr di zucchero. Nel pozzetto centrale
mettete un pizzico di sale, 3 tuorli d'uova e 100 gr di burro già
ammorbidito. Amalgamate con cura tutti gli ingredienti, fino ad ottenere un
impasto omogeneo. Allora fatene una palla, passatela nella farina e mettetela a
riposare per almeno mezz'ora in un luogo fresco, coperta da un telo candido.
Intanto preparate la crema con cui guarnirete la torta. In una casseruolina
bollite il latte aromatizzato con il pezzetto di scorza di limone. Tenetelo in
caldo e in un'altra casseruola sbattete 2 tuorli con lo zucchero rimasto. Quando
saranno diventati spumosi, lontano dal fuoco unitevi a poco a poco il latte
ancora caldo e privato della buccia del limone. Ponete poi la casseruola sul
fornello e fate cuocere a fuoco dolcissimo, facendo attenzione che la crema non
raggiunga l'ebollizione. Mescolate con un cucchiaio di legno e, appena accenna a
fumare, toglietela dal fuoco. Mentre la crema si
raffredda, riprendete la pasta frolla e col matterello stendetela piuttosto
sottile sopra un foglio di carta oleata. In questo modo, per metterla nella
teglia imburrata non vi resterà che capovolgerla sopra e staccare la
carta, che verrà via facilmente. Una volta che avete foderato la teglia
con la pasta, passate in forno caldo e fate cuocere per 30-40 min.. Infine
sfornate e lasciate intiepidire. Passate poi la pasta frolla su un piatto di
portata e guarnite la superficie con la crema, stendendola in modo uniforme.
Disponetevi sopra le pesche gialle tagliate a fette, fino a ricoprire
completamente la torta. In una casseruolina mettete
la marmellata d'albicocche con un paio di cucchiai d'acqua. Fate cuocere a fuoco
dolce, poi servitene per spennellare le fette di pesche. Portate in tavola e
servite.
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