MEDICINA - ERBORISTERIA - MUGHETTO (Convallaria majalis L.)

Pianta della famiglia delle Liliaceae, distribuita in Europa, in Asia e in America Settentrionale. In Italia si trova in montagna nei luoghi ombrosi, nelle vallate delle Alpi e dell'Appennino settentrionale e centrale.
Viene bene anche ad altitudini inferiori, nei boschi di pianura e di collina.

GENERALITÀ
Il mughetto è una pianta erbacea perenne, che porta un rizoma lungamente strisciante nel terreno a pochi centimetri di profondità. Ai lati e al termine di questo rizoma si formano delle gemme che danno origine alle parti aeree della pianta.
In primavera si alzano a colonna delle guaine che, arrivate alla superficie del terreno, lasciano fuoriuscire due foglie, e lateralmente portano un fusto fiorale alto 15-20 cm.
Le foglie sono lungamente picciolate e hanno forma ovale lanceolata ad apice acuto. La base fogliare si restringe gradatamente a cuneo e passa senza interruzione nel picciolo, che risulta perciò nella sua parte superiore leggermente alato. Nella pagina inferiore sono molto evidenti le nervature, disposte parallelamente.
I fiori sono riuniti in un racemo unilaterale, poiché essi sono rivolti tutti dallo stesso lato: l'infiorescenza è composta da 6-12 fiori a corolla campanulata, odorosissimi e pendenti.
Il perigonio bianco, composto da sei tepali in parte saldati insieme, è a forma di campanella lunga, larga 6-8 mm.
Il frutto è una bacca rossa, rotonda, che contiene nei tre loculi diversi semi.
Il mughetto viene anche coltivato nei giardini e negli orti in varietà a fiori più grandi.
Per scopi terapeutici si utilizza la pianta raccolta al momento della fioritura.

IMPIEGO TERAPEUTICO
Il mughetto venne utilizzato per scopi terapeutici a partire dal sec. XVI. Mattioli per primo ne descrisse le proprietà fortificanti sul cuore.
Il mughetto esercita azioni cardiocinetiche e diuretiche.
I saponosidi contenuti nella pianta sono responsabili della seconda azione, mentre i cardenolidi sono responsabili dell'azione cardiaca.
La convallatossina è il maggiore principio attivo del mughetto ed è uno dei cardiotonici più efficaci; la sua azione è rapida e non dà accumulo.
Dal punto di vista chimico questi principi attivi sono degli eterosidi stereoidali, detti convallatossine, convallanine e convallanarine.
Nelle sommità fiorite sono contenuti gli stessi eterosidi cardiotonici, specie la convallatossina, mentre nei semi è contenuto soprattutto il convalloside, la cui genina è la strofantidina.

PREPARAZIONI
Data l'elevata tossicità del mughetto, non vengono qui riportate né le preparazioni né le dosi. Il mughetto deve essere prescritto e dosificato dal medico.

RACCOLTA E CONSERVAZIONE
Le foglie e i fiori del mughetto si raccolgono al momento della fioritura, che si ha nel mese di maggio o in giugno (nelle zone più alte). Si tagliano alla base le foglie e i fiori, cercando di non danneggiare il rizoma.
Foglie e fiori vengono posti a seccare disponendoli in sottile strato su graticciati o su setacci a maglie larghe, all'ombra e in locale ben aerato. Si deve assolutamente evitare l'essiccamento al sole, perché ingiallirebbero.
Le foglie e i fiori di mughetto vengono conservate in sacchetti di carta o di tela. Vanno rinnovati tutti gli anni.
La coltivazione del mughetto è assai semplice. Si deve partire dal trapianto di rizomi, che è possibile ottenere da vivaisti e floricultori o asportando senza pane di terra dei rizomi prelevati da piante che si trovano in natura.
Si deve fare questa operazione in autunno e già nella primavera dell'anno successivo si otterranno abbondanti foglie e qualche fiore. Dal secondo anno si otterrà una buona fioritura, soprattutto se si provvederà a una concimazione bilanciata fatta in autunno o in primavera presto.
Nei giardini e negli orti è opportuno mettere il rizoma in terreno sciolto, per favorire la ramificazione sotterranea.
Il mughetto va posto in zone di mezz'ombra.