Erboristeria Lattuga Lactuca virosa L. e Lactuca scariola L..

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MEDICINA - ERBORISTERIA - LATTUGA (Lactuca virosa L. e Lactuca scariola L.)

Le lattughe sono piante della famiglia delle Compositae (o Asteraceae, secondo le più moderne classificazioni, distribuite in Europa, Asia ed Africa settentrionale.

In Italia sono comuni nei campi, nei prati, ai bordi delle strade e nei luoghi erbosi, dal piano alle zone montane.

GENERALITÀ

Le lattughe sono piante annuali o biennali munite di una radice a fittone che emette numerose radichette secondarie.

Durante il primo anno di vegetazione si sviluppa un rosetta basale di foglie, dalla quale si origina nel secondo anno uno scapo fiorale che arriva all'altezza di 1-2 m portante alla sommità una infiorescenza composta contenente numerosi capolini distribuiti in fitte ramificazioni.

La lattuga virosa presenta foglie di forma ovale allungata, dentate o appena divise, spinose soprattutto lungo la nervatura centrale.

Le foglie superiori del fusto sono più piccole e amplessicauli.

La lattuga scariola presenta invece foglie molto dentate e incise profondamente.

I capolini presentano un involucro esterno munito di squame di colore verde o brunastre, e contengono numerosi fiori in gran parte ligulati.

Il colore delle ligule, come quello dei fiori, è di un giallo vivo.

I frutti sono degli acheni muniti di pappo, che serve per l'inseminazione a distanza.

La forma dell'achenio è ovale allungata, ristretta sia alla base che all'apice.

La lattuga virosa è più rara in Italia della congenere lattuga scariola, la quale è comunissima soprattutto al Nord.

Entrambe le specie hanno numerosi canali latticiferi, disposti sia nelle foglie che sui fusti.

Questo lattice, soprattutto della specie virosa, fornisce, condensando, il famoso «lattucario»), iscritto in numerose farmacopee soprattutto del Nord Europa.

IMPIEGO TERAPEUTICO

Le due specie di lattuga non erano distinte dagli autori antichi.

E del resto una distinzione netta fra le due specie ha una importanza relativa per l'impiego terapeutico.

Anche se la lattuga virosa è più attiva della scariola, possono difatti essere impiegate l'una in sostituzione dell'altra.

Le lattughe hanno proprietà emollienti, calmanti, antispastiche, diuretiche e sedative.

Esternamente hanno proprietà antiinfiammatorie e vengono utilmente impiegate per lavaggi oculari.

Le lattughe sono inoltre leggermente lassative.

I principi attivi di queste piante sono, oltre alle vitamine, ai sali minerali e agli zuccheri, alcuni enzimi ossidanti.

- Uso interno:

si utilizza il succo ottenuto per spremitura della pianta fresca.

Si prende a cucchiaini: 1-2 al giorno, per combattere l'insonnia o per attivare l'evacuazione.

- Uso esterno:

si utilizza il succo o direttamente la polpa delle foglie di lattuga, che viene applicata sull'epidermide congestionata o irritata.

- Uso cosmetico:

la polpa delle foglie serve per la preparazione di maschere vitaminiche, particolarmente indicate per pelli rilassate, stanche e aride.

RACCOLTA E CONSERVAZIONE

La lattuga si deve raccogliere al momento della fioritura, staccando le foglie a una a una con le mani.

Si devono raccogliere solamente le foglie ben formate, staccandole dal fusto.

Queste foglie vanno usate solamente allo stato fresco.

La coltivazione della lattuga, sia scariola che virosa, è assai semplice, partendo da seme che viene fatto germinare in semenzaio in terreno soffice da vasi.

Si trapiantano le piantine a una distanza di 20 cm l'una dall'altra, in file distanti 30 cm.

L'epoca più propizia per il trapianto è il mese di maggio.

Qualche pianta raggiungerà la fioritura nello stesso anno di coltivazione.

Un gran numero di piante rimarrà allo stadio di rosetta basale e raggiungerà la fioritura nella primavera successiva.

La lattuga ama terreni sciolti, freschi, ben concimati.

Durante il periodo estivo è necessario operare irrigazioni settimanali.

Altre lattughe orticole (Lactuca scariola L., varietà Sativa L.) possono sostituire le due specie selvatiche.

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