Pianta della famiglia delle
Rosaceae, distribuita in Europa e Asia. In Italia è comune nei boschi di
montagna, ed è spesso coltivata per i suoi frutti
eduli.
GENERALITÀ
Il
lampone è una pianta arbustiva perenne con rizoma strisciante e
ramificato, che emette numerosi fusti eretti o ascendenti, alti fino a 1 m e
più. Alla base i fusti sono semplici, ma si ramificano nella parte
superiore; sono tutti ricoperti da fitti aculei sottili e
diritti.
I fusti hanno un periodo di vita di due
anni: durante il primo anno portano solamente foglie, mentre al secondo anno
compaiono nuove ramificazioni che terminano in racemi di fiori, destinati a
trasformarsi poi in infruttescenze.
Il singolo
fiore ha un calice composto da cinque sepali e una corolla formata da cinque
petali bianchi.
Il frutto, detto lampone, è
formato da tante piccole drupe inserite su un ricettacolo conico piuttosto
spesso. A maturità queste piccole drupe collegate insieme si staccano dal
ricettacolo; per questo il frutto del lampone è cavo
internamente.
Quando i frutti sono maturati, i
fusti che li portavano muoiono.
Le foglie sono
composte, imparipennate, formate cioè da tre, cinque o anche sette
foglioline, che hanno forma ovale allungata con apice acuto e margine
seghettato. La pagina inferiore delle foglioline è di colore bianco per
la presenza di una fitta peluria.
Per scopi
terapeutici si utilizzano le foglie e i frutti.
Pianta di lamponeIMPIEGO
TERAPEUTICO
Il lampone è pianta nota fin
dalla più remota antichità per i suoi frutti eduli. La
coltivazione a scopo terapeutico iniziò assai presto nel primo Medioevo,
per opera soprattutto dei monaci, nei giardini dei loro
monasteri.
Pur non essendo un frutto molto
nutritivo, il lampone è un buon vitaminizzante, come la fragola, fornisce
una frutta prelibata, grazie alla sua fragranza e al suo sapore
aromatico.
I frutti del lampone sono molto
utilizzati in liquoreria per la preparazione di bevande. Il lampone viene anche
impiegato in farmacia per aromatizzare specialità medicinali in sciroppi
destinati ai bambini o ai vecchi: è infatti un ottimo correttivo del
sapore e dell'odore.
I frutti del lampone hanno
proprietà antiinfiammatorie e protettrici dei capillari sanguigni. Per
queste proprietà vengono utilizzati per decongestionare le mucose o le
gengive infiammate e sanguinolenti.
In cosmetica si
utilizza il lampone per la preparazione di maschere decongestionanti e
astringenti sulle pelli rilassate e delicate.
Le
foglie, particolarmente ricche in tannini, hanno proprietà astringenti
sia esternamente che internamente; vengono perciò utilmente impiegate
quali lenitivi e detergenti sull'epidermide, sulle emorroidi, sulle ragadi e
nelle infiammazioni delle mucose.
I principi attivi
del lampone sono: olii essenziali, acidi organici (principalmente il citrico e
il malico), zuccheri, antocianine e numerose vitamine. Le foglie, come si
è detto, sono particolarmente ricche in sostanze peptiche e
tannini.
PREPARAZIONI
-
Uso interno: si utilizza l'infuso preparato con 20-30 g di foglie per litro di
acqua bollente.
Si lascia a macero per 5-10 minuti,
si filtra per tela. Si utilizza l'infuso così preparato per
decongestionare la mucosa intestinale. Si prende nella dose di 2-4 tazzine al
giorno.
- Uso esterno: si utilizzano le
foglie per la preparazione di un decotto: 30-40 g per litro di acqua. Si lascia
bollire per 10-15 minuti, a freddo si filtra per
tela.
Il decotto così preparato serve per
sciacqui e gargarismi o per la preparazione di compresse imbevute,
particolarmente indicate per lenire le infiammazioni della bocca e della gola,
per togliere l'edema emorroideo, e in genere per le epidermidi
arrossate.
Per uso esterno si utilizza anche il
succo dei frutti, diluito 2-3 volte con acqua per fare sciacqui e gargarismi, o
per la preparazione di compresse.
Il succo di
lampone toglie le infiammazioni della mucosa del cavo orale e
dell'epidermide.
RACCOLTA E
CONSERVAZIONE
Le foglie si raccolgono in giugno, al
momento della fioritura, staccandole con le mani o meglio con forbici per
evitare le punture che possono essere provocate dalle spine presenti anche sul
picciolo fogliare.
Si seccano all'ombra,
disponendole in sottile strato, in locale ben aerato. Si conservano in sacchetti
di carta o di tela.
I frutti vanno raccolti alla
maturazione, evitando di schiacciarli e deteriorarli. Vanno sempre utilizzati
freschi; possono essere conservati mediante
surgelazione,
La coltivazione del lampone non
presenta alcuna difficolta e può essere fatta anche in pianura,
procurandosi le piantine direttamente da vivaisti che forniscono piante a radice
nuda ma anche con pane di terra.
Si dispongono in
file alla distanza di 40-50 cm l'una dall'altra, in terreno ben lavorato e molto
concimato con sostanze organiche ben decomposte.
Il
lampone può servire per comporre siepi di delimitazione di
proprietà; non necessita di particolari attenzioni: l'irrigazione
può essere fatta periodicamente soltanto nella stagione
calda.