Piante della famiglia delle
Gentianaceae, distribuite nell'Europa centrale e meridionale, abbastanza
frequenti nei pascoli delle Alpi e dell'alto Appennino
settentrionale.
Le due specie, che pur differiscono
assai poco per la forma delle foglie (di più invece per la forma del
calice), hanno habitat ben distinti. La Gentiana clusii preferisce infatti i
terreni calcarei, mentre la Gentiana kochiana è caratteristica dei
terreni silicei, argillosi e
torbosi.
GENERALITÀ
Le
due specie di genzianella sono piante erbacee perenni con una rosetta di foglie
radicali ellittiche o oblunghe che portano uno scapo fiorale alto 4-5 cm (in
qualche raro caso fino a 10 cm), terminante in un unico fiore. Questo scapo
può essere munito di una o due coppie di foglie
piccolissime.
Il singolo fiore, che è
inserito all'apice del piccolo fusto, ha un calice formato da cinque denti e una
corolla di colore azzurro intenso, a tubo, anch'essa divisa alla sommità
in cinque denti. Gli stami sono disposti sulla corolla che sorregge lo
stimma.
Per scopi terapeutici si utilizza l'intera
pianta senza radice.
Fiori di genzianellaIMPIEGO
TERAPEUTICO
La genzianella è pianta usata
fin dall'antichità per le sue proprietà di amaro - tonico ed
eupeptico. Per queste sue proprietà è ancor oggi utilizzata,
soprattutto dall'industria dei liquori, per la preparazione di amari e di
fernet.
La genzianella ha inoltre buone
proprietà febbrifughe, ancor oggi sfruttate nel caso di febbri
intermittenti o dovute a malattie da raffreddamento nel cambio di
stagione.
Tutte le preparazioni per uso interno di
genzianella sono molto amare; vanno perciò opportunamente dolcificate e
aromatizzate, soprattutto con l'uso di radici di
liquirizia.
I principi attivi della genzianella
sono dei glicosidi amari, tra i quali spiccano la genziacaulina, alcune sostanze
antociniche, tannini e
zuccheri.
PREPARAZIONI
-
Uso interno: si utilizza l'infuso, la tintura alcoolica e la tintura
vinosa.
L'infuso si prepara con 20-25 g di
genzianella per litro di acqua bollente. Si lascia riposare per 5-10 minuti, si
filtra per tela. Si prende nella dose di una tazzina prima o dopo i
pasti.
La tintura alcoolica si prepara con 150 g
per litro di alcool a bassa gradazione (20-30°). Si lascia a macero per una
settimana, si filtra e si lascia riposare per una decina di giorni. Si dolcifica
con zucchero o si aggiunge un po' di estratto di liquirizia (o anche polvere di
radice di liquirizia) durante la macerazione. Si prende nella dose di 1-2
cucchiaini una o più volte al giorno.
La
tintura vinosa si prepara con 20-30 g di genzianella per litro di vino bianco
secco. Si dolcifica con zucchero o si aggiunge estratto o polvere di radice di
liquirizia durante la macerazione. Si lascia a macero per 7-8 giorni, si filtra
per tela, si lascia invecchiare per uno o due mesi. Va presa nella dose di uno o
due bicchierini al giorno.
Le preparazioni sopra
indicate per uso interno servono per stimolare l'appetito, per favorire la
digestione con stimolazione della secrezione gastrica o come
febbrifugo.
- Uso cosmetico: l'infuso, o
meglio il decotto di genzianella, preparato con 30-50 g per litro di acqua,
viene utilmente usato per schiarire le efelidi, mediante applicazione locale di
compresse imbevute. Tale trattamento va ripetuto due volte al giorno per un
periodo di almeno dieci giorni.
RACCOLTA E
CONSERVAZIONE
Le genzianelle vanno raccolte al
momento della fioritura, che va da marzo a giugno a seconda delle zone
altitudinali. Si raccoglie l'intera pianta tagliandola al
colletto.
Le piante di genzianella vanno essiccate
all'ombra in sottile strato su graticciati: si devono assolutamente evitare i
raggi del sole, che ingialliscono le foglie e tolgono il bel colore azzurro dei
fiori. Una volta secche, si conservano in vasi di vetro o in sacchetti di carta
chiusi sigillati.
La genzianella va rinnovata tutti
gli anni.
La coltivazione di questa pianta si
può effettuare soltanto a un'altitudine non inferiore ai 500 m. Conviene
partire dal trapianto di giovani piantine, che devono essere tolte dal terreno
in autunno con un bel pane di terra. Il trapianto va effettuato nel più
breve tempo possibile, in terreno siliceo o calcareo a seconda della specie. La
coltivazione da seme richiede notevoli attenzioni ed è quindi
sconsigliabile.
La genzianella cresce bene in zone
di pieno sole; va seguita con irrigazioni periodiche solamente durante la
stagione estiva e al momento del trapianto, per assicurare
l'attecchimento.