Albero della famiglia delle
Betulaceae, presente in Europa e Asia settentrionale. In Italia è comune
nelle valli delle Alpi e dell'Appennino ed è spesso coltivato in giardini
e parchi come pianta ornamentale, anche in
pianura.
GENERALITÀ La
betulla è un albero a portamento slanciato, alto anche 15 m o più,
coi rami giovani esili e pendenti, soprattutto in alcune varietà. I rami
grossi e il tronco hanno la corteccia di color bianco lucente, in evidenza
soprattutto d'inverno quando cadono le foglie: è per questa sua
caratteristica che la pianta viene coltivata nei
giardini. Le foglie, a forma triangolare o a
losanga, sono acuminate alla sommità, con margine dentato a denti
disuguali, acuti. I fiori sono disposti in infiorescenze particolari dette
amenti (le cosiddette gattine), a portamento pendulo, di sesso differente:
amenti maschili e amenti femminili, secondo il sesso dei fiori che li
compongono. I frutti sono anch'essi riuniti in infruttescenze pendule,
persistenti fin alla primavera dell'anno successivo, di colore bruno-rossiccio a
maturità.
IMPIEGO
TERAPEUTICO Albero ben noto agli antichi Romani per
il suo legno usato per ardere e per costruzioni, venne utilizzato a scopo
terapeutico la prima volta soltanto in epoca medioevale. Recentemente l'uso
della betulla si è esteso per la conoscenza delle proprietà
medicamentose, tra cui vanno ricordate le diuretiche, le depurative, le
antireumatiche e antiinfiammatorie, le vermifughe, le febbrifughe, le
vulnerarie. Come diuretico non irritante viene
utilizzata negli edemi, nell'idropisia, nelle coliche nefritiche,
nell'albuminuria, nella gotta, nel reumatismo muscolare e nella
cellulite. Le proprietà depurative sono
legate all'azione diuretica. Per le sue proprietà febbrifughe risulta
utile nelle febbri influenzali e nelle malattie da raffreddamento. Come blando
vermifugo viene utilizzata contro i vermi dei
bambini. Esternamente sono note le proprietà
detersive e disinfettanti: viene perciò utilizzata nelle malattie della
pelle, nelle dermatosi ereditarie e nelle croste lattee dei
bambini. I principi attivi della betulla sono:
tannini, resine, olii e glicosidi di varia
natura.
PREPARAZIONI -
Uso interno: si utilizza l'infuso il decotto e la tintura alcoolica. L'infuso si
prepara con 10-50 g di foglie secche tritate per litro di acqua. Si lascia
riposare per 10 minuti, poi si filtra. Si beve a tazze, 2-3 al giorno, lontano
dai pasti. Il decotto di gemme si prepara con
100-120 g di gemme secche per litro di acqua. Si fa bollire per 20 minuti senza
coperchio, poi si decanta. Si beve nella dose di due tazze per
giorno. L'infuso e il decotto aumentano la diuresi,
fluidificano la secrezione biliare e riducono il tasso di
colesterolo. Stesse proprietà ha la tintura,
che si prepara con 20-30 g di foglie secche per ogni 100 cc di alcool a
60°. Si lascia a macero per una settimana. Si prendono 2-4 cucchiaini al
giorno.
- Uso esterno: si utilizza il
decotto di foglie, 50 g per litro di acqua, preparato come sopra indicato per
uso interno. Il decotto serve per lavaggi e per preparare compresse da
utilizzare sulle pelli grasse, con acne e
foruncoli.
- Uso cosmetico: si utilizza
l'acqua distillata della corteccia e delle foglie di betulla come tonico e
astringente della pelle. Si prepara anche una
tintura (con alcool di 20°) di foglie di betulla, utilizzata per rinforzare
il cuoio capelluto.
RACCOLTA E
CONSERVAZIONE Le gemme della betulla si raccolgono
sul finire dell'inverno, in febbraio, quando sono ancora chiuse. La corteccia si
prende dai rami di 12 cm di diametro, staccandola con un coltello, all'inizio
del periodo vegetativo, in marzo-aprile. Le foglie si raccolgono quando sono
completamente formate e di consistenza coriacea: da giugno a
luglio. Le gemme e le foglie vanno seccate
all'ombra, in locale ben aerato, disponendole in sottile strato su un
graticciato o largo setaccio. Vanno rimosse con frequenza e, una volta
completamente secche, conservate in sacchetti di tela o carta. Per le gemme si
possono usare anche vasi di vetro scuro, ma in tal caso bisogna controllarle di
frequente, almeno nel primo mese. Foglie e gemme di
betulla vanno rinnovate tutti gli anni. La
corteccia, dopo averla tagliata in pezzi lunghi 5-10 cm, va seccata al sole per
2 giorni; si termina poi l'essiccamento all'ombra. Si conserva in sacchetti di
tela. La pianta è assai comune su tutti i
monti d'Italia e spesso è coltivata nei giardini anche di pianura: non
è quindi difficile procurarsi le parti della pianta che interessano. La
coltivazione di questa specie è possibile solo se si dispone di una certa
superficie di terreno, ove trapiantare una pianticella acquistata da un
giardiniere. Si sviluppa senza particolari esigenze su quasi tutti i terreni, ma
d'estate necessita di irrigazioni settimanali.
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