WOOLF, VIRGINIA nata ADELINE VIRGINIA STEPHEN

Scrittrice inglese. In seguito alla morte della madre e, successivamente, del padre (il critico sir Leslie Stephen), la giovane Virginia tentò il suicidio (1904). Nel 1905 Virginia e i suoi fratelli si trasferirono nel quartiere londinese di Bloomsbury, dove fondarono il Bloomsbury Group, un circolo culturale di artisti e scrittori destinato a determinare, per circa un trentennio, gli orientamenti stilistico-tematici della letteratura inglese contemporanea. Nel 1912 si sposò con Leonard Woolf, con il quale, nel 1917, fondò la Hogarth Press, casa editrice presso la quale transitarono i maggiori autori dell'epoca. Nonostante Virginia soffrisse di esaurimenti nervosi, nel 1915 pubblicò la novella La crociera e iniziò a scrivere I diari, cui seguirono Kew Gardens (1919) e Notte e giorno (1920), che risentono ancora dello stile e dell'impianto narrativo ottocenteschi. La produzione successiva della Woolf si orientò verso una nuova concezione temporale applicata alla narrazione. Partendo dal cosiddetto flusso di coscienza sperimentato da James Joyce, la scrittrice ne cesellò una versione personalissima, nella quale padrone incontrastato diviene il tempo che, metafora della vita, abbina momenti (paragonabili alle identità personali) a flussi temporali (emblematici della complessità e dell'inesorabilità del mondo esterno). I romanzi più significativi all'interno di questo percorso sono soprattutto La signora Dalloway (1925), Gita al faro (1927), Orlando (1928) e Le onde (1931). Saggista attenta, pubblicò Mr Bennett e Mrs Brown (1924); la raccolta Il lettore comune (1925) - una seconda raccolta, omonima, vedrà la luce nel 1932 -; Una stanza tutta per sé (1929), in cui la scrittrice prende una ben precisa posizione a favore del nuovo ruolo sociale della donna, vista come persona titolare degli stessi diritti dell'uomo; Le tre ghinee (1938). Donna dalla profonda sensibilità, spinta da una fragilità emotiva a frequenti crisi depressive, non riuscì, nonostante l'intensa attività sociale e letteraria, a superare l'angoscia personale consequenziale allo scoppio della seconda guerra mondiale e, nel marzo 1941, si uccise annegandosi nel fiume Ouse, un mese dopo aver terminato il romanzo Tra un atto e l'altro. Tra le altre opere della scrittrice ricordiamo: Flush (1933), Lettera a un giovane poeta (1932), Gli anni (1937), Diario di una scrittrice (postumo, 1953), Saggi (postumo, 1966-67), Freshwater (postumo, 1977), Scene di Londra (postumo, 1982) (Londra 1882 - Lewes, Sussex 1941).

 

 

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