Sindacalista e uomo politico polacco. Di origini contadine,
si diplomò nel 1961 e nel 1963 fu chiamato nell'esercito. Trasferitosi quindi a
Danzica, nel 1967 entrò nei cantieri navali Lenin, dove nel 1968 cominciò la sua
carriera di attivista sindacale, divenendo il principale esponente dei
lavoratori polacchi. Partecipò attivamente alla serie di scioperi che negli anni
Settanta provocarono la crisi del Governo Gomulka. Leader del sindacato
indipendente Solidarnosc (1980-90), fu uno dei principali esponenti
dell'opposizione di ispirazione cattolica al regime socialista. Imprigionato tra
il dicembre 1981 e il novembre 1982, nell'ottobre 1983 ricevette il premio Nobel
per la pace per il suo impegno per i diritti dei lavoratori. Nel 1989 guidò le
trattative con Wojcek Jaruzelski per una transizione pacifica della Polonia
verso la democrazia. Presidente della Repubblica dal 1990 al 1995, tentò di
introdurre un'economia liberista e attuò una politica volta a rafforzare le
prerogative presidenziali e a consolidare il ruolo della Chiesa cattolica nella
vita sociale e politica del Paese. Candidatosi nuovamente alle presidenziali del
2000, subì una dura sconfitta che lo indusse a ritirasi dalla scena politica (n.
Popov, Breslavia 1943).