Nuotatore statunitense. Figlio di genitori ebrei residenti
negli Stati Uniti, dopo aver trascorso quattro anni alle Hawaii, a 6 anni tornò
negli USA, a Sacramento, dove continuò a coltivare la sua passione per il nuoto.
Entrato nel prestigioso Santa Clara Swim Club per volere del padre, a 10 anni
conquistò il titolo di miglior nuotatore under 10 e stabilì 17 record mondiali
di categoria. Spitz raccolse vittorie anche ai Giochi Maccabei di Tel Aviv
(1965), dove si aggiudicò 4 ori, e ai Giochi Panamericani (1967), in cui si
aggiudicò 5 ori. Alle Olimpiadi del Messico (1968), il nuotatore statunitense, a
dispetto dei proclami della vigilia in cui aveva annunciato di voler conquistare
6 medaglie d'oro, si dovette accontentare di 2 ori (staffette 4x100 m e 4x200 m
sl), 1 argento (100 m farfalla) e 1 bronzo (100 m sl). Il riscatto sportivo si
consumò quattro anni dopo, in occasione dei Giochi di Monaco, dove il nuotatore
statunitense vinse ben 7 ori (100 e 200 m farfalla; 100 e 200 m sl; staffette
4x100 e 4x200 m sl; staffetta 4x100 m mista), un primato che resiste tuttora,
facendo inoltre segnare in ogni gara il record del mondo. Nuotatore polivalente,
che tuttavia prediligeva la farfalla, a Monaco assurse a simbolo del riscatto
dello sport ebreo in quei Giochi così tragici, insanguinati dall'odio
antisemita. Ritiratosi dall'agonismo subito dopo la straordinaria impresa di
Monaco, si diede per un breve periodo alla carriera cinematografica,
interpretando piccole parti in alcuni film. Nel 1991, all'età di 41 anni, tentò
un rientro agonistico in vista delle Olimpiadi di Barcellona con esiti però
negativi (n. Modesto, California 1950).