SELES, MONICA

Tennista serba naturalizzata statunitense. Avviata al tennis dal padre, a 12 anni si trasferì negli Stati Uniti dove frequentò la Nick Bollettieri Tennis Academy. Entrata nel 1988 nel circuito professionistico, nel 1990, a soli 16 anni e 6 mesi, si impose al Roland Garros contro Steffy Graf, divenendo la più giovane vincitrice di una prova dello Slam. Nello stesso anno trionfò al Masters, torneo in cui avrebbe dominato anche nelle due stagioni successive. Nel 1991, dopo aver sfiorato il Grande Slam (si aggiudicò i tornei degli Australian Open, del Roland Garros, degli US Open), sfuggitole per la mancata partecipazione a Wimbledon, divenne la numero 1 della classifica mondiale, di cui rimase al vertice fino al giugno 1993. Nel 1992 Monica continuò a dominare la scena tennistica, conquistando ancora una volta tre dei quattro tornei del Grande Slam: vinti gli Australian Open e il Roland Garros, perse la finale di Wimbledon contro la Graf, rifacendosi agli US Open. Nel 1993, dopo aver vinto per la terza volta in Australia, il 30 aprile durante il torneo di Amburgo fu accoltellata alla scapola da un fanatico tifoso della Graf. Dopo una pausa di più di due anni, si ripresentò sui campi da tennis nell'agosto 1995, senza tuttavia tornare la campionessa imbattibile di prima. Nel prosieguo della sua carriera riuscì a vincere ancora l'Australian Open (1996), nono e ultimo torneo dello Slam conquistato dalla giocatrice di origine serba. Nel 2000 la Seles disputò la sua stagione migliore dal 1992: bronzo alle Olimpiadi di Sydney, si impose in Fed Cup con la squadra degli Stati Uniti. Tennista mancina dotata di una grinta eccezionale che le consentiva di arrivare sempre sulla palla in ogni angolo del campo, era capace di imprimere impressionanti accelerazioni di diritto, il suo colpo migliore (n. Novi Sad, Vojvodina 1973).